Dopo progetti solisti, esperienze varie e la scomparsa di Fausto Mesolella la band riparte con un disco che vuole “ridare valore alla parola”
Gli Avion Travel tornano con un nuovo album di inediti, “Privé“, uscito il 18 maggio. Sono passati 15 anni da “Poco mossi gli altri bacini” ultimo lavoro della band vincitrice di Sanremo nel 2000. Dopo anni di progetti paralleli, nel 2014 sono tornati insieme per un serie di concerti del “Retour” e questi 11 brani segnano la ripartenza del gruppo. “Abbiamo usato gli stessi ingredienti di sempre, ma semplificati: è un bonsai dei dischi passati” dicono in conferenza stampa. Questo è il primo disco dopo la scomparsa del chitarrista Fausto Mesolella avvenuta il 30 marzo 2017, nel giorno stesso in cui la band aveva deciso di mettersi al lavoro sul nuovo materiale. Masolella tra l’altro aveva già scritto quattro dei brani del disco, mentre in un’altra suona la chitarra e canta. “Il nostro mestiere” spiegano Peppe Servillo e Peppe D’Argenzio durante la presentazione “ci dà l’opportunità di lavorare il dolore, di sistemarlo. Nel disco abbiamo dato forma a questo dolore. Non va esibito, ma ordinato”, e rivela che al tragico evento “non abbiamo voluto attribuire un valore simbolico”. Quindi gli Avion Travel non hanno sostituito il compagno, pilastro del loro sound, ma hanno introdotto un pianista, Duilio Galioto.”Un disco pieno di domande e canzoni che cercano un’armonia” con ha un titolo che porta un significato ambivalente. Dice Peppe Servillo: “Le storie di questo disco sono faccende private in cui si riflette una storia comune”, ma anche cercare un equilibrio tra pubblico e privato. Il disco contiene undici canzoni e un extra musicale, quattro erano però state incise da altri artisti, Patty Pravo, Fiorella Mannoia e Petra Magoni con Musica Nuda. Raccontano che nel brano “Caro maestro“, “la figura del maestro manca a ognuno di noi, perché gli incontri sono determinanti e speriamo di averne ancora. E’ un pezzo che, come altri presenti nel disco, fa appello al valore che anche la parola cantata sia un modo autentico di mettere in relazione delle persone”.”Come si canta una domanda” è uno dei singoli del nuovo album e il video che lo accompagna, girato nel Castello Reale di Racconigi, evoca il capolavoro di Sokurov, “Arca russa”.Intanto il mondo della musica intorno a loro è cambiato nel corso di questi anni. “Per noi uno spavento e una curiosità al tempo stesso: riproporsi è un modo di rimettersi in discussione. Abbiamo cercato di confrontarci con quello che ci circonda mantenendo fede a un’idea di stile che seguiamo da sempre, frutto delle nostre individualità messe insieme. Abbiamo il desiderio di coltivare un’idea di canzone popolare che crediamo abbia ancora un grande valore” ha spiegato Servillo. Il disco è un passo in direzione dei concerti dal vivo che inizieranno il 15 giugno dal Teatro Sociale di Piangipane (Ra), per proseguire il giorno dopo all’Auditorium Fondazione Cariplo di Milano, il 23 giugno a Portici (Napoli), al museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, per poi toccare numerose altre città italiane.
TGCOM24