Adele compie 30 anni: tutto sulla popstar britannica che colleziona premi e successi

Adele compie 30 anni: tutto sulla popstar britannica che colleziona premi e successi

La cantante di “Hello” e “Rolling In The Deep” ha festeggiato il suo trentesimo compleanno sabato 5 maggio. Con in tasca 15 Grammy, un Oscar e più di cento milioni di dischi venduti in tutto il mondo

Sabato 5 maggio Adele ha compiuto 30 anni. Sono bastati tre dischi per renderla una diva della musica, oltre che una delle donne più ricche al mondo con un patrimonio che si aggira sui 150 milioni di euro. Insomma, la cantante di Rolling In The Deep ha molti motivi per festeggiare.
ra gli ultimi post condivisi in Rete da Adele Laurie Blue Adkins – questo il vero nome dell’artista britannica, più di 100 milioni di dischi venduti in carriera -, ben tre sono dei video risalenti all’inizio di aprile, che la vedono scatenarsi davanti alla televisione, con indosso una semplice tuta, mentre guarda lo show di Beyoncé al Coachella e si diverte a imitare le mosse di Queen B. Non è che uno dei tanti messaggi lanciati sul web dalla songwriter alla sua vastissima platea – su Twitter #Beychella ha registrato più cinguettii dell’originale #Coachella -, messaggi che dimostrano la sua volontà di trasmettere una forte passione per la musica, vissuta, sì, da protagonista, ma anche da fan.

Solo una decina di giorni fa il Time ha inserito Rihanna nella lista delle cento persone più influenti del 2017 e a tessere le lodi della collega delle Barbados è stata proprio Adele, con un elogio scritto di suo pugno per il giornale, un vero e proprio tributo costruito attorno a frasi come «brilla come quando qualcuno scatta una foto con il flash, lasciandoti stordito per alcuni minuti». Senza contare il recente post carico di ammirazione pubblicato dopo aver assistito a un concerto di Céline Dion. O ancora, quello dedicato a Dolly Parton: all’inizio di quest’anno Adele ha partecipato a una festa in maschera e per rendere omaggio alla sua beniamina si è vestita come lei negli anni 70, con pantaloni a zampa, giubbino tempestato di strass e parrucca bionda.
Certo, i dischi sono più importanti di tutto questo, e quelli di Adele hanno venduto tantissimo, ma ci sono sempre anche altre ragioni per cui un artista diventa una celebrità a quei livelli e sono ragioni che hanno a che fare con ciò che quel dato artista esprime al di là della musica. Dall’uscita del suo album d’esordio 19 – era il 2008 – Adele ha saputo destreggiarsi abilmente tra leggerezza e autoironia da un lato, e serietà e impegno dall’altro, come quando, lo scorso dicembre, ha chiesto pubblicamente di accelerare le indagini sull’incendio alla Grenfell Tower di Londra. O quando, come si è saputo qualche settimana fa, ha officiato la cerimonia di nozze di una coppia di amici omosessuali. O quando, a gennaio, ha partecipato alla Women’s March organizzata a Los Angeles contro le molestie subite dalle donne sul lavoro. Femminismo e attivismo di facciata? C’è chi lo pensa, ma non c’è dubbio che dal punto di vista della comunicazione il discorso fili e funzioni, specie se si considera che per un po’ – ai tempi del secondo disco 21 – la nostra era stata presentata come una post-adolescente che scrive canzoni strappalacrime per l’ex fidanzato colpevole di averla lasciata.
Del resto, anche sul fronte della vita privata della cantante, in questi dieci anni è cambiato tutto. Oggi Adele è sposata con l’imprenditore Simon Konecki, classe 1974, fondatore dell’organizzazione benefica Drop4Drop, e ha un figlio, Angelo, di 5 anni. E proprio qui sta il nodo da sciogliere per immaginare il futuro della neo-trentenne, dato che parliamo di un’artista che quando era già all’apice del successo ha dichiarato: «La mia carriera non è la mia vita, è un hobby». E che nell’estate 2017 – dopo ben 121 concerti sold out in supporto del suo terzo album 25 e una serie di problemi alle corde vocali – ha annunciato che non farà altri tour. Perché? «Sono una pantofolaia, mi rendono felice le piccole cose», ha scritto ai suoi fan. Una cosa è certa: secondo il rapporto diffuso dall’agenzia Remedy Touring LLP, quel tour ha fruttato alla popstar londinese e al suo staff circa 160 milioni di euro, di cui 50 sarebbero andati dritti nelle tasche di Adele. Una cifra da capogiro, soprattutto se paragonata ai 10 milioni di euro guadagnati con le vendite dell’album (pari a circa 22 milioni di copie), andata a rimpolpare il suo già ricco patrimonio, pari a circa 150 milioni di euro.
Ora, sul piatto, stando a quanto raccontato dal tabloid The Sun, ci sarebbe l’offerta di un ingaggio da quasi 25 milioni di euro per un anno di concerti in uno dei più lussuosi hotel di Las Vegas, il Wynn, alla stregua di Mariah Carey e della succitata Céline Dion. Chissà. Intanto è giunto il momento delle trenta candeline e mentre Richard Russell, il boss della XL Recordings, l’etichetta che ha lanciato Adele, ha pubblicato il suo primo disco a suo nome, Everything is Recorded, c’è già chi si è messo a caccia della nuova Adele. In una puntata del suo celebre programma televisivo Ellen DeGeneres ha presentato così l’irlandese Allie Sherlock, una dodicenne che si è fatta notare per le sue performance per le strade di Dublino. Le scommesse sono aperte.

Raffaella Oliva, Io Donna

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