«Raccontare il diritto alla felicità». Era l’obiettivo dei comici Corrado Nuzzo e Maria Di Biase, coppia artistica e nella vita, protagonista e al debutto alla regia con la commedia agrodolce Vengo anch’io, in sala dall’8 marzo in 250 copie con Medusa.
Popolari grazie, fra gli altri, ai programmi della Gialappa’s, Zelig e Quelli che il calcio, per la loro opera prima Nuzzo e Di Biase non si sono limitati a un film di sketch: «Non ci allontaneremo mai dal far ridere, ma ci piace farlo affrontando delle tematiche – dice Nuzzo -. Qui parliamo di solitudine, inserimento, bisogno di sognare un futuro migliore, difficoltà a creare un gruppo». E i due promettono, tra il serio e lo scherzoso: «Se arriviamo a incassare tre milioni ci sposiamo». Il film racconta il tragicomico viaggio che fanno insieme Corrado, assistente sociale aspirante suicida, il suo ex paziente Aldo (Gabriel Dentoni), affetto da sindrome di Asperger e Maria, appena uscita di prigione, desiderosa di rivedere la figlia (Cristel Caccetta).
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