Il mandolino di Renzo Arbore, il vestito di Nilla Pizzi del 1958, un juke box e alcuni microfoni degli anni Cinquanta. Sono alcuni degli oggetti in esposizione al Museo del Festival, inaugurato all’interno del Casinò di Sanremo, come sede provvisoria. Il Museo resterà aperto tutto il 2018. E’ stato ideato da Marco Canova e presentato dal sindaco Alberto Biancheri, dal critico musicale Dario Salvatori (nella foto). L’allestimento è stato curato dall’architetto Alberto Puinetti. Presenti decine di cimeli, tra cui 14 dei 45 calchi di mano di artisti della canzone italiana. “Abbiamo anche tanti vinili – ricorda Canova e strumenti musicali che hanno fatto la storia del Festival”. “Speriamo di trovare uno spazio definitivo. Un museo senza fissa dimora non stimola neppure le ricerche di pezzi rari o pregiati da aggiungere”, hanno detto gli organizzatori. “Da tanti anni parliamo di un museo della musica, e quello di oggi è il nostro primo passo. L’obiettivo è di ampliare il progetto”, ha detto il sindaco Biancheri.
ANSA