A cinquant’anni dal suo primo festival, alle spalle il record assoluto di 13 edizioni condotte, Pippo Baudo torna all’Ariston mercoledì 7 febbraio, invitato da Claudio Baglioni.
“Quando arrivai a Sanremo nel 1968 rimasi sbalordito”, racconta Baudo. “C’era un clima molto teso, dopo la morte di Luigi Tenco un anno prima, e quasi mi trovai a pensare ‘Chi me l’ha fatto fare ad accettare’. La prima serata fu straordinaria, importantissima: alla fine ci abbracciamo tutti”. Dai Duran Duran a Madonna, Baudo ha lanciato dal palco di Sanremo le più grandi star mondiali. “Sono stato fortunato: la discografia aveva un peso internazionale, tutti i big venivano con piacere a Sanremo”. A 81 anni Baudo è “molto contento di tornare a Sanremo. Non so ancora cosa farò. Spero solo di esser all’altezza di un anniversario così importante”. Del festival di Baglioni, tutto puntato sulla musica, pensa tutto il bene possibile. “Sono impastato di musica, a 7 anni suonavo già il pianoforte. Il mio sogno era dirigere l’orchestra.
ANSA