Il suo regalo di Natale è stato ritrovare la libertà: parla al settimanale «Spy» Sylvie Lubamba: la showgirl di origine congolese lanciata da Piero Chiambretti che è stata scarcerata proprio il giorno di Natale dopo aver scontato tre anni e quattro mesi per uso improprio di carte di credito altrui. «Sono pentita di quello che ho fatto, ma lo ero già dodici anni fa» dice. In carcere ha incontrato Papa Francesco, nel 2015 il Pontefice ha lavato i piedi ai detenuti di Rebibbia tra cui lei: «Quello con Papa Francesco è un incontro che mi ha cambiato la vita: mi sono sentita benedetta e fortunata. Tutt’ora mi chiedo come sia stato possibile. Non sono ancora riuscita a metabolizzare e non riesco a trovare le parole adatte per parlarne. In carcere ho aperto la Bibbia per la prima volta nella mia vita e l’ho studiata. Il rapporto con il Signore si è fortificato: lui si manifesta, è un padre misericordioso, è attento ai dettagli». Per il futuro ha un auspicio: «Mi piacerebbe tornare a lavorare nel mondo dello spettacolo. Chissà se qualcuno avrà il coraggio di darmi una nuova opportunità e di credere in me dopo tre anni di carcere. Ma ho paura che questa esperienza abbia macchiato il mio nome. Mi piacerebbe, ma non ci conto. Il mio piano B? Fare un lavoro normale»
Corriere della sera