Domenica ritorna (alle ore 11, su Canale 5) l’appuntamento con Melaverde, programma storico Mediaset, che ci insegna l’amore per la nostra terra e i suoi frutti. Quella di domenica è una puntata interessante, perché avremo l’opportunità di conoscere meglio il Trentino tra boschi, grappa e birra… e non solo, perché avremo modo di conoscere lo strabiliante prosciutto crudo di Cuneo, che rappresenta una mirabile eccellenza gastronomica nostrana.
Ma entriamo più nel dettaglio rendicontandovi come sarà il prossimo appuntamento con Le storie di Melaverde ed il canonico Melaverde.
Nello spazio de Le Storie di Melaverde (quello per intenderci delle 11), Edoardo Raspelli racconterà tre storie, ambientate nel Trentino molto diverse tra loro ma con un fattore comune: la capacità di alcune persone di creare qualcosa di curioso e non convenzionale con quello che la loro terra offre. Uno chef famoso che usa per i suoi piatti ingredienti molto particolari e senza dubbio non convenzionali; va nei boschi, ad esempio, a raccogliere licheni, cortecce, resine, foglie e altri prodotti che poi rielabora in cucina in ricette molto diverse dal solito. Ma non solo: nella sua dispensa si possono trovare molti prodotti curiosi che sarà interessantissimo scoprire. Poi Raspelli incontrerà per noi, un grande distillatore, considerato un vero maestro di quell’arte antica che dalle vinacce, dalla frutta, ma anche da erbe e bacche selvatiche crea grappe, acqueviti e distillati raffinati ed eleganti; e tra le tante cose, anche un gin di montagna. E poi, un terzo incontro con due ragazzi che hanno deciso diprodurre birra in montagna coltivando il luppolo e utilizzando grano del territorio; una piccola realtà che si sta facendo conoscere per la qualità del prodotto e per la creatività dei due birrai.
Lo spazio canonico di Melaverde, invece, avrà – come vi abbiamo già accennato – come suo dominus il prosciutto crudo di Cuneo, prodotto
che nel 2009 ha ottenuto la Denominazione di Origine Protetta, il più
importante riconoscimento di tutela assegnato dall’Europa nel settore agroalimentare. Ad oggi esiste solo una azienda che lo produce. Un prosciutto 100% italiano, prodotto con cosce di suini piemontesi, sale marino italiano e nient’altro. Viene stagionato minimo 2 anni, lentamente, grazie ad un clima speciale addolcito dalle brezze marine provenienti dal mar Ligure e dalla Costa Azzurra. Ci sarà anche spazio per un intero menù a base di Crudo di Cuneo preparato da uno chef della zona e i consigli della nutrizionista.