Raccontare la Natività dal punto di vista di un gruppo di animali che aiutano, lungo la strada verso Betlemme, Giuseppe e Maria e assistono alla nascita di Gesù. E’ lo sguardo a misura di bambino sul racconto biblico de Gli eroi del Natale, il film animato in Cgi di Timothy Reckart (candidato agli Oscar nel 2012 per il corto animato Head over heels) in arrivo oggi nelle sale italiane in 350 copie con Warner Bros. Il film, costato 20 milioni di dollari, utilizza il classico modello di adventure comedy animata innestandolo con tocco leggero sull’elemento religioso e di fede. Per la versione Usa si è puntato su un cast di voci originali d’alto livello che comprende Gina Rodriguez, Kelly Clarkson, Kristin Chenoweth, Christopher Plummer, Tracy Morgan, Tyler Perry e Oprah Winfrey. Un’altra chicca è presente nella colonna sonora: la ballad natalizia inedita “The star” (che è anche il titolo americano del film), cantata da Mariah Carey, che ne è anche coautrice. Nel racconto, protagonista principale a quattro zampe della storia è Bo, asinello in fuga, stanco della vita faticosa al mulino e desideroso di un futuro migliore. A soccorrerlo ed ospitarlo è Maria, proprio durate la cena di matrimonio con Giuseppe. Passano i mesi e Bo è diventato parte della famiglia: Maria, ormai vicina al parto, si mette in viaggio con Giuseppe verso Betlemme, appena prima che il capo delle guardie di Erode, con due combattivi cani, si presenti alla porta. Bo capisce il rischio che corrono i suoi amici e decide di aiutarli. Un compito nel quale viene aiutato dalla riottosa colomba Dave, dalla pecorella Ruth, che ha lasciato il suo gregge guidata dalla stella cometa, e dai tre cammelli un po’ folli dei Re Magi. L’idea del film era nata negli anni ’90 agli Henson Studios (quelli dei Muppets) per essere realizzato live action, sullo stile di Babe, maialino coraggioso. Riprendendo in mano il progetto per una versione animata, Reckart, ha avuto come obiettivo ”realizzare un film capace di risultare autentico al pubblico rispetto alla fonte biblica – ha detto a Animation Scoop – ma allo stesso tempo, volevamo sbizzarrirci nell’inventare una storia che avviene ai margini, dietro le quinte”. “Nel progetto abbiamo trovato opportunità di divertimento e di invenzione – ha spiegato il produttore DeVon Franklin, che ha già lavorato su altri film legati alla fede, come Miracoli dal cielo e Il paradiso per davvero -. Gli spettatori non si aspettano un documentario o un’esposizione storica, ma svago e creatività. Penso che abbiamo trovato il modo di presentare Giuseppe e Maria come personaggi in cui riconoscersi: ridono, sono spaventati, si trovano al centro di una storia straordinaria e riescono a viverla mostrando tutta la loro umanità”.
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