L’attore ha a sua volta accusato la Sydney Theater Company di aver fatto uscire questa voce al solo fine di alzare un polverone, visto che la compagnia non è riuscita a dargli nessuna risposta alle sue domande più approfondite.
Nel mezzo dei numerosi scandali dovuti alle molestie sessuali a Hollywood, un nome amatissimo dal pubblico si aggiunge alla lista dei ‘sospettati’. Pare infatti anche anche Geoffrey Rush abbia ricevuto accuse di comportamenti inappropriati da parte di un attore con il quale ha condiviso il palco durante un Re Lear prodotto con la Sydney Theater Company. L’attore australiano ha negato ogni tipo di responsabilità attraverso il The Guardian:
“Nel momento stesso che ho saputo di questa denuncia, ho personalmente chiamato la direzione della Sydney Theatre Company per avere dettagli a riguardo. Loro si sono rifiutati di parlarne approfonditamente, ho chiesto come mai nessuno voleva pararmi e perché, secondo le procedure interne del teatro, nessuno ne ha parlato con me durante la produzione dello spettacolo, né i produttori, né il regista, né gli altri attori. Anche a queste domande, nessuno ha voluto rispondere. Nel clima di oggi, ‘comportamento inappropriato’ può voler dire abuso, bullismo o altre forme di attività riprovevoli. Sono argomenti che hanno bisogno di essere affrontati direttamente e oggettivamente. Bisogna dire chiaramente che Geoffrey Rush aborra ogni forma di maltrattamento a chiunque e in qualunque forma.”
Dopo queste accuse, a quanto pare vaghe, la Sydney Theater Company ha rimosso lo spettacolo dal suo sito ufficiale. Una portavoce della compagnia ha dichiarato che “la denuncia è stata ricevuta appena è finito il legame del signor Rush con la STC, e non è un’iniziativa della compagnia”. Il fatto sarebbe avvenuto più di 20 mesi fa, e gli avvocati di Rush hanno attaccato la Sydney Theater Company per aver rilasciato quest’informazione – senza alcuna specifica – proprio oggi, rovinando la reputazione dell’attore visto il momento storico in cui si trova Hollywood, tra vere denunce alle autorità di stupri e molestie: in questo caso, nessuno si è rivolto alle autorità competenti.
Cristiano Ogrisi, movieplayer.it