Domenica ritorna l’appuntamento con Melaverde, programma storico Mediaset, che ci insegna l’amore per la nostra terra e i suoi frutti. Quella di domenica è una puntata particolare, perché tratterà di agricoltura montanara nel bergamasco e racconterà storie di donne nel trentino.
Andiamo più nello specifico. Nelle Storie di Melaverde, ossia lo spazio delle 11, Edoardo Raspelli ritornerà in provincia di Bergamo, nel comune di Lenna, in alta Val Brembana, dove un giovane agricoltore, Ferdy, insieme alla famiglia, ha saputo trasformare una porzione di montagna perduta in un luogo dalle mille risorse, facendo
rinascere la zona e garantendo così un futuro ai suoi figli. Cercheremo quindi di capire quanto sia importante salvaguardare questi territori marginali e soprattutto come, reinterpretando l’agricoltura di montagna, si possano ottenere grandi prodotti e risultati. Le Storie di Melaverde incontreranno di nuovo Nicolò, primo figlio di Ferdy, che con la sue dieci vacche di razza bruna si occupa di riqualificare i terreni di pascolo, salvando la montagna ed ottenendo così un latte ed un formaggio unici. Vedremo come Ferdy, con l’aiuto delle sue capre di razza Orobica, pulisce e sistema i terreni più ripidi i quali, senza intervento, verrebbero inghiottiti dal bosco. Rivedremo Alice, la più giovane di casa, che con la sua voglia di fare ha deciso di reinterpretare i prodotti dell’azienda come: latte, lana e fieno in prodotti e trattamenti all’interno del centro benessere vicino all’agriturismo.
Per quanto riguarda Melaverde, ci saranno delle storie di donne che hanno trovato nel patrimonio naturale messo a disposizione dal proprio territorio uno stile di vita, motivazioni e soprattutto la strada per essere felici. In questa puntata, Edoardo Raspelli incontrerà Eulalia, scrittrice, naturopata e grandissima esperta di erbe, fiori, radici e piante di montagna. Eulalia è una vispa signora di oltre settant’anni che vive in una piccola ma deliziosa casetta di montagna costruita con legno e pietra locale. Non ha radio e televisione, e tutto ciò che sa, come dice lei, glielo hanno insegnato i boschi e i prati di montagna che sin da quando era bambina, erano stati il suo mondo. Le conoscenze contadine dei suoi genitori e la povertà che un tempo obbligava chi viveva in montagna a utilizzare tutto ciò che la natura del territorio offriva per sopravvivere, sono state la sua grande scuola. Oggi Eulalia insegna e scrive libri, e sono tanti i giovani del posto che la seguono nelle sue lezioni su come riconoscere e utilizzare la flora di montagna. Poi sarà la volta di Olga che, ad un certo punto della sua vita, con il marito, ha deciso di cambiare vita e mettersi a coltivare stelle alpine per ricavarne un principio balsamico, dalle importanti proprietà benefiche, da utilizzare in cosmesi naturale e non solo. La stella alpina è una pianta di alta montagna che cresce sopra i 1400 metri, molto difficile da coltivare. Nel suo orto botanico, Olga coltiva, con sistema biologico, anche altre erbe di montagna, molte delle quali, come la stella alpina, protette in natura. Poi, nel delizioso agriturismo che porta avanti con la madre e la cognata, Nicoletta mostrerà come utilizzare erbe selvatiche e fiori di montagna in una cucina semplice ma con radici profonde nella più vera tradizione contadina.