Sono state le nozze più seguite e cliccate del 2017 ma ormai la coppia vive separata.
Novanta giorni da raccontare. Anzi, da dimenticare. Dalla favola celebrata sul mare di Recommone, a Nerano, con la sposa che arriva sinuosa in organza e schiena nuda, e lo sposo vestito letteralmente da principe (in abito) azzurro, fino alle ingiurie, ai pianti e alle presunte, o denunciate, aggressioni dell’altra sera nella loro lussuosa casa di Mergellina. Novanta giorni dal 23 giugno al 23 settembre, l’altro ieri sera. E un epilogo, non solo privato e non solo amaro: come sempre sono gli amori che inciampano o finiscono. Perché stavolta c’è una chiamata d’emergenza alle forze dell’ordine che viene registrata. C’è un intervento che resta agli atti di polizia giudiziaria. E due nomi di coniugi-nemici troppo freschi di cerimonia, e troppo in vista. Lei è Noemi Letizia, 26 anni, la prima papi girl della triste parabola e delle anomalie dell’era berlusconiana che esplose col Casoriagate. Lui è Vittorio Romano, 36enne rampollo di una famiglia “bene” della città posillipina già da tempo in odore di candidatura alle prossime politiche, per Forza Italia. A quanto pare, il loro matrimonio – con immagini da copertina, sullo sfondo della costiera amalfitana, raffinato menu alla Conca del Sogno, casse di Moet & Chandon, fiori d’arancio disseminati sui tavoli con vista mare inondati di lino e cristalli, e 200 invitati in rigoroso dress code bianco – non sarebbe solo il più cliccato dei social dell’estate italiana, ma anche il più breve del 2017. Che rischia di deflagrare con accuse reciproche. Mi hai usato tu. No, tu. Fosse una sceneggiatura, sarebbe troppo scontata, così carica di stereotipi da finire in carta straccia. Purtroppo è vita reale, che diventa crisi drammatica per la presenza di due bimbi e travolge anche le rispettive famiglie d’origine, che sì – a differenza dei due giovani – non si sono mai amate. Specie da metà agosto, la data in cui risalirebbe la frattura profonda tra i due. Lei, una volta esaurita la tappa a Capri, e appena giunta a Cortina (sono alcune delle residenze della nota famiglia Romano), gli avrebbe detto, più o meno senza lasciare molto spazio al recupero: mi spiace, è finita, separiamoci. Da allora, tensioni, ripicche, dolorose conversazioni. Fino a quella chiamata arrivata a carabinieri e polizia, sabato dopo le 21,30, dagli amici di Noemi. Stando alla versione dei testimoni, in zona Mergellina era di turno la polizia ed è arrivata una volante. «Venite, questi si ammazzano. Hanno litigato di brutto, lui l’ha aggredita verbalmente, lei gli ha risposto, la donna sta male», avrebbero segnalato i testimoni. Sono gli stessi che ora raccontano che lui, Vittorio, è piombato a sorpresa in casa, non gradendo che Noemi organizzasse cenette con gli amici e le amiche. Lui, invece, ha raccontato di non averle mai voluto far del male, ma ha perso la pazienza perché non si sente rispettato. «Mi hai sempre ingannato? Sono stato un pupazzo?», l’hanno sentito gridare. Ma era «una normalissima banale cenetta tra persone che si conoscono e si vogliono bene», assicurano i testimoni, alcuni anche conosciuti e stimati personaggi in città. Ora lui teme la guerra per i figli, lei sostiene di sentirsi sotto pressione. A far da “freno” sarebbe intervenuto anche il padre di lui, di famiglia molto ben collocata. Il padre di Vittorio è infatti il costruttore, ed ex campione di vela e canottaggio, anche alle Olimpiadi, Valerio; sua moglie è Vicky de Dalmases, signora di nobili discendenze e origini spagnole, già impegnata a sinistra ai tempi di Bassolino. Ed entrambi non avevano fatto mistero, all’inizio dell’unione di Vittorio con Noemi, di aver dovuto ingoiare il rospo: clima poi cambiato con la nascita dei due pargoli. E consacrato da pubbliche lodi, il giorno del matrimonio, a giugno. «Io non scaglio la prima pietra, ognuno ha la sua storia, il suo passato e i suoi errori piccoli o no. Io vedo che Noemi ama mio figlio, è una bravissima madre, e sono felice per loro», aveva detto l’elegante suocera. Poi, certo, le relazioni con Silvio Berlusconi, il fatto che l’ex premier avesse partecipato al battesimo dei bimbi di Noemi e l’aspirazione di Vittorio – avallata da “zio Silvio” e anche da lady Berlusconi Francesca Pascale – ad una futura candidatura in Parlamento per Fi, ha fatto il resto. Strada spianata, fino all’altro ieri. Alle parole forti, agli stracci che volano. Capita a tanti amori, a volte si ricuce. Ma quanta distanza da quel 23 giugno e il baciamani di lui alla sposa. Una coppia avvolta dal sogno: così pastello, così perfetto che sembrava sconfiggere ogni crudele ipotesi di finzione. Per la coppia celebrata sulle rocce di Nerano, innaffiata di champagne e fuochi d’artificio, si profilano gli scogli più duri.
CONCHITA SANNINO, la Repubblica