(Tiziano Rapanà) Netflix ha fatto benissimo a cancellare Gypsy: costava troppo e rendeva poco. Anzi, Netflix è ancora troppo benevolente con tante serie che meritano la chiusura immediata (tra cui questa nuova noiosissima The Defenders della Marvel, che fa tanto rimpiangere la deliziosamente mirabolante saga cinematografica degli Avengers). Queste serie tv sono notevolmente terrificanti e servono per lo più a conciliare il sonno. Capisco l’idea di rifarsi alla creatività made in HBO, però il troppo stroppia. Ed in fondo, questo anche vincente – e in alcuni casi, artisticamente glorioso – modello HBO, che è stato e continua ad essere un’ispirazione per molti network statunitensi, non è più il caso di reiterarlo all’infinito: perché l’attuale mercato televisivo è saturo di prodotti televisivi lontani dal pubblico, eppoi la stessa HBO creativamente non brilla più come in passato (pensate, soltanto, all’ultima pessima stagione de Il trono di spade). A mio avviso, è giunto il momento di restituire al telespettatore un’idea audiovisiva legata ad un intrattenimento puro capace di legarsi alla platea più vasta. Bisogna, quindi, puntare a delle serie tv di stampo generalista, comunque adornate da un vago piglio d’inventiva d’autore, che possano aderire pienamente all’ideale della pura divagazione.
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