Con il saldo legato alla bolletta scovati i furbetti. I canoni pagati passano da 157 mila a 159 mila
Canone tv. Prima, non si doveva pagare per forza. Ora sì, visto che il quantum viene inserito nel totale della bolletta elettrica. Nel resto d’Italia la novità introdotta dalla legge di stabilità dell’anno scorso nel 2016 ha consentito di incamerare ammanchi da favola. In Campania, il record assoluto di furbetti scovati: +68% di canoni pagati rispetto all’anno precedente. In Alto Adige i furbetti c’erano, ma in misura assai inferiore. Se in passato a pagare erano 157 mila famiglie, ora sono salite a 159 mila. Ossia, soltanto duemila in più. Stiamo parlando di un “nero” in precedenza non dichiarato di poco superiore all’1,2%.
Il canone Rai, abbassato a cento euro ma esteso erga omnes, ha preso il via nel 2016. Non paga chi ha più di 75 anni e un reddito inferiore ai settemila euro annui. Gli altri sì.
A livello nazionale è così emerso che 5,6 milioni di nuclei familiari in passato non pagavano. Le famiglie cui nel 2016 è stato addebitato il canone tv sono infatti passate da 16,5 a 22,2 milioni. La sola Rai, che del canone incassa un terzo, nel 2016 ha così potuto incamerare 1,7 miliardi di euro.
Come detto, stando ai dati dell’Agenzia delle Entrate, i meno attenti al pagamento si sono rivelati i campani: +68% di pagamenti in più. Poco dietro i siciliani: +57,3% di canoni pagati in più. Anche nella vicina provincia di Trento si sono scovati ben 51mila furbetti che in precedenza non pagavano il canone.
In Alto Adige, invece, nonostante buona quota della popolazione guardi al massimo il Sender Bozen e pochi altri programmi della sede Rai tedesca, quasi tutti pagavano già prima. Nel 2015 i canoni riscossi assommavano infatti a 157.000, saliti l’anno scorso a 159.000. Duemila in più.
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