Costantino torna con Pechino Express: “E vorrei in viaggio Veronica Lario”

Costantino torna con Pechino Express: “E vorrei in viaggio Veronica Lario”

«Chi metterei per strada, in giro per il mondo, a fare l’autostop? Veronica Lario». Lo dice con il suo aplomb Costantino della Gherardesca, pronto a tornare in prima serata su Rai2, dal 13 settembre, alla guida di Pechino Express, quest’anno versione «Verso il Sol Levante», con una rotta senza confini: Filippine, Taiwan e Giappone. Tre grandi paesi ma con anime molto diverse, tra sabbie bianchissime, avveniristici grattacieli e l’antica terra dei Samurai, per otto coppie in gara: gli #Amici Guglielmo Scilla e Alice Venturi; le #Caporali Antonella Elia e Jill Cooper; le #Clubber Ema Stokholma e Valentina Pegorer; gli #Egger Alessandro e Cristina Egger; las #Estrellas Olfo Bosè e Rafael Amargo; #Figliaematrigna Eugenia Costantini e Agata Cannizzaro; i #Maschi Francesco Arca e Rocco Giusti; e i #Modaioli Marcelo Burlon e Michele Lamanna.

«È un’edizione in cui abbiamo cercato di scostarci dalla tv autoreferenzialista, dal solipsismo – racconta Costantino all’Ansa – Sono viaggiatori vicini al mondo della musica, a YouTube, apprezzati anche da un pubblico più giovane». In arrivo, in verità, c’è anche un altro programma nuovo, sempre per Rai2, ma ancora top secret. «Diciamo che si tratterà di viaggi in paesi più pericolosi. E che mi sposerò più di una volta», le uniche anticipazioni. «Secondo me – prosegue – è importante far vedere il mondo, sia nei programmi di giornalismo che nell’intrattenimento. Nella nostra tv, invece, si tende a mostrare solo l’Italia e le beghe nazionali».

Ma perché a Pechino Express vorrebbe Veronica Lario, ex signora Berlusconi? «Perché di lei si sa poco – risponde – La metterei in coppia con Daria Bignardi. Due versioni opposte della donna: una molto impegnata e un’altra più onirica, che coesistono felicemente nella nostra società».

Se qualche anno fa ancora aveva remore a definirsi «conduttore», oggi di sé Costantino dice invece di avere «alle spalle una delle gavette più lunghe della televisione: 17 anni. Prima o poi – ride – approderò a un quiz preserale. Il Festival di Sanremo? Lo presenterei, certo, ma solo se potessi scegliere i musicisti». E allora intanto quest’estate meglio dividersi tra un lungo viaggio in Colombia e la promozione del libro che ora lo ha laureato anche scrittore: «Punto. Aprire la mente e chiudere con le stronzate» (ed. Rizzoli Lizard, pp 192 – 16,00 euro), un «manuale di auto aiuto» in cinque punti che vanno da «non seguire i tuoi sogni» a «mentire è un atto di civiltà». «I manuali di auto aiuto negli anni 80-90 erano tutti spirituali – spiega – Il mio invece è rivolto a chi si rende conto di non avere un’anima. È un libro materialista, all’insegna dei soldi e del consumismo. E sul progressismo, perché noi siamo un paese che ha paura: dei treni veloci, dei ponti sugli stretti».

Ma Costantino, che in questi anni di Pechino Express (ma anche Bangkok addicted) di viaggi per altri ne ha «organizzati» molti, che tipo di viaggiatore è? «Tra tanti concorrenti, quello cui più assomiglio è Simona Izzo – risponde – Come viaggiatore sono da vacanza rilassata. Per me le cose più importanti sono il wifi e la piscina. Mi piacciono i confort e partire da solo. In valigia non dimentico mai di mettere la protezione solare e vestiti che in Italia mi vergognerei di indossare. Un paese che sogno? Amo molto l’Iran, terra di grande poesia, e la Cina, paese che non ha paura del progresso. Non sono invece mai stato in Madagascar».

Daniela Giammusso, Leggo

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