Le grane in quel di viale Mazzini, non finiscono mai. Ieri Massimo Giletti ha detto addio alla “Rai” per passare a “La7”, un addio con polemiche e critiche al nuovo direttore generale Mario Orfeo, ed oggi una nuova nube incombe sulla “Rai”. Attraverso un tweet la società a capo di Lucio Presta, noto agente tv e marito di Paola Perego, e Paola Perego cita in giudizio la “Rai” per la chiusura con polemiche di “Parliamone Sabato”. Ecco nel dettaglio il tweet di Arcobaleno Tre: “Oggi depositato atto di citazione a @RaiUno per danni immagine, economici e biologici a seguito vicenda @peregopaola tribunale di Roma.”
La vicenda,ben nota ormai, riguarda la chiusura di “Parliamone Sabato”, scaturita a causa di un segmento della trasmissione dedicata a: “Le donne dell’est” perchè sono meglio di quelle italiane, con tanto di lista dei buoni motivi per preferirle.
Questa vicenda fece tanto scalpore, perchè ovviamente sia l’opinione pubblica, sia la politica si scagliò contro la “Rai” e il programma stesso, per aver trattato questo tema con tanta superficialità.
Le cause furono la chiusura immediata del programma, lo scaricabarile di colpe che furono addirittura addossate alla conduttrice, Paola Perego, che diciamoci la verità di colpe ne aveva ben poche.
Tutte questo clamore mediatico, in negativo, colpì e ferì la conduttrice , che come lei stessa raccontò: “Avevo smesso di dormire, di mangiare“.
Con la pubblicazione dei palinsesti autunno-inverno, le nubi sul rapporto Paola Perego-“Rai” si erano schiarite se non diradate del tutto, ma questo twette mette di nuovo tutto in discussione, forse qualcosa si è rotto definitivamente ed ha portato come conseguenza questa querela nei confronti della “Rai”.
Per il neo direttore Mario Orfeo, le grane conituano e rendono il suo compito in “Rai” sempre più difficile.
Auspichiamo per il bene sia dell’azienda sia della conduttrice una rapida e efficace soluzione che mette la parola fine alla querelle.
Alessandro Zaccaro, DailyNews24