Lʼartista, ospite del festival “Il Libro Possibile” a Polignano a Mare, parla della malattia dellʼamatissima Lucia
Si fa forza Lino Banfi e cerca conforto nella sua terra, la Puglia. L’amatissima moglie Lucia non sta bene e l’artista lo confessa, commosso, a Polignano a Mare al festival “Il Libro Possibile” dove ha presentato l’autobiografia “Hottanta voglia di raccontarvi e tante altre stronzete”. Lui che è abituato a regalare sorrisi, ammette che è un momento molto delicato: “E’ difficile far sorridere quando si ha una persona cara che non sta bene. Mi sposto eccezionalmente, perché voglio stare vicino a mia moglie: il valore della famiglia viene prima di tutto“, ha detto.
“Ho rivelato – ha proseguito Banfi – alcuni segreti alla soglia dei miei 81 anni. Nel libro c’è una lettera di Federico Fellini nella quale mi scrive, ‘non mancherà occasione di fare una cosa insieme’. Sognavo questo momento, ma il regista poi morì…”.
Il luogo della Puglia a cui è più legato? “Ovviamente Canosa, dove ho vissuto fino a 17 anni: lì sento gli odori di casa, quella della mia terra. Sento gli odori della carota o del finocchio, lo dico da figlio di ortolano…”. Banfi ricorda quindi Paolo Villaggio: “Mi sta preparando il terreno lassù. In Fracchia la Belva umana c’è un siparietto in cui dico fuori copione ‘condinua, condinua’, un vero tormentone, avvenuto mentre Paolo guardava la scena con Neri Parenti“.
Infine un pensiero per Domenico Modugno, icona di Polignano: “C’era una grande amicizia con Mimmo. Tornerò qui con mia moglie, perché l’ha vista poco questa città”.
TGCOM24