Prima a Ischia e poi in sala il thriller psicologico di Goodman
Un thriller psicologico da baita. Protagonisti, uno scrittore in disarmo, bloccato nella sua creatività, di nome Paul (Antonio Banderas), e Jack (Jonathan Rhys Meyers) un poco di buono raccolto da lui sul ciglio della strada, un ragazzo smilzo tatuato che porterà lentamente e inesorabilmente il caos nella sua vita. Sullo sfondo l’ombra di un serial killer che disturba la quiete di una cittadina di campagna.
Questo, in estrema sintesi, ‘Black Butterfly’ di Brian Goodman, basato sul film francese ‘Papillon Noir’ che sarà in anteprima all’Ischia Global Film & Music fest il 10 luglio e poi in sala dal 13 luglio con Notorius Pictures. Nel film tutto si gioca in un serrato duetto che si svolge nella isolata baita di Paul. Da una parte c’è lo scrittore senza più idee, ormai sul lastrico, e alcolizzato quanto basta dopo essere stato lasciato dalla moglie e, dall’altra, Jack, un vero duro ospitato da Paul dopo che lo ha salvato da un pestaggio da parte di un camionista. Jack dovrebbe stare lì nella isolata baita solo qualche giorno, ma non sarà così. Lui è un violento, uno che entra nella vita di Paul apparentemente con la sola mission di farlo tornare a scrivere, ma poi, di fatto, lo rende alla fine ostaggio nella sua stessa casa.
Tra evidenti citazioni e colpi di scena, il thriller di Brian Goodman scivola fino all’imprevedibile finale senza annoiare. Prodotto da Andrea Iervolino e Monika Bacardi della AMBI Group, Silvio Muraglia della PARADOX Studios e Marc Frydman ha Mikael Wiren e Alexandra Klim come produttori esecutivi.
“Il mio personaggio di Jack – dice Jonathan Rhys Meyers, il protagonista di Match Point di Woody Allen -, è uno che manipola le persone e che entra in contatto con questo scrittore in crisi forse anche perché attratto dal mondo dell’high society a cui lui non è mai appartenuto. E Jack entra in contatto poi con questo uomo che sembra essersi isolato dal mondo facendo per lui le cose più semplici e pacifiche. Facendogli trovare, ad esempio, la colazione pronta al mattino, dicendogli di non bere e aggiustando anche la porta dello chalet andata fuori asse. Ma questo – conclude l’attore, modello e musicista irlandese – è solo l’inizio di una manipolazione che sarà svelata e comprensibile solo alla fine”. Dice infine il produttore Silvio Muraglia: “Black Butterfly è un giro sulle montagne russe della suspense, colpi di scena creati da una scrittura superba, una raffinata recitazione e un eccellente lavoro sui personaggi. L’intensità di Antonio Banderas insieme alla sua versatilità e la profondità di Jonathan Rhys-Meyers sono la chiave essenziale per dare vita a questo film”.
ANSA