Justin Bieber illumina Parco di Monza per finale I-Days

Justin Bieber illumina Parco di Monza per finale I-Days

In 50mila acclamano la popstar tra danze e fuochi artificiali

È tra i fuochi d’artificio e tra i cori delle migliaia di persone (tra cui anche il cantante Albano) convenute al Parco di Monza per il concerto di Justin Bieber che si sono conclusi stasera gli I-Days 2017. La popstar canadese non ha badato a spese per la data unica italiana del suo tour estivo: tutto il parco e non solo il grande palco allestito nell’Autodromo Nazionale è stato illuminato dagli effetti pirotecnici, mentre Bieber si esibiva spostandosi dal palco alla passerella accompagnato da un corpo di dodici ballerini e con la guida musicale della sua band. Fin dal primo brano, ‘Mark My Words‘, che ha aperto il concerto con 40 minuti di anticipo (e la sorpresa di tutti), l’artista ha messo in campo la maturazione musicale del suo ultimo LP, ‘Purpose‘, con una scaletta da un’ora e mezzo che ne ha presentato quasi per intero le tracce. In una serata sottolineata da cori e ovazioni senza sosta sono state le ispirazioni dance di brani come ‘Where Are Ü Now‘, realizzata con Skrillex e Diplo, e ‘Get Used To It‘ a conquistare particolarmente una platea che arrivando a 50mila presenze (dato degli organizzatori) ha superato le previsioni iniziali. Anche il Bieber romantico, smesse le vesti urban, i fuochi artificiali e le (non sempre sciolte) mosse di danza, ha fatto breccia: così, imbracciata la chitarra acustica e abbandonate le tracce vocali che per quasi tutto il concerto hanno sostenuto il suo canto, Bieber mette in mostra le qualità malinconiche del suo registro, intonando ‘Love Yourself‘, scritta per lui da Ed Sheeran, e ‘Been You‘. Il mood sentimentale non si perde nemmeno tra le prove più R&B del suo repertorio, e brani come ‘Hold Tight‘ e ‘No Pressure‘ cullano le molte adolescenti arrivate a Monza da tutta Italia. Il sole deve ancora calare del tutto mentre raggi laser e routine di danza dei ballerini introducono ‘As Long As You Love Me‘, una delle poche concessioni al repertorio più datato insieme con l’acclamatissima ‘Baby‘, uno dei singoli che lanciò il cantante nel 2010, allora solo 15enne. La personalità più adulta dell’artista, oggi 23enne e con un passato da vip turbolento alle spalle, emerge nelle interazioni con il pubblico: come quando lancia una dedica ai papà presenti per quella che nel calendario americano è la giornata del papà (“E anche al padre definitivo, Gesù Cristo”, dice Bieber); o quando fa ammenda dei suoi errori prima di intonare ‘Purpose‘ verso fine serata; o ancora quando salutando il dj e amico personale Martin Garrix, che l’ha preceduto sul palco nel pomeriggio, introduce la ballata piano e voce ‘Life Is Worth Living’ con un messaggio di amore per la vita, che risuona particolarmente vivido dopo l’attentato di Manchester. Ma oltre i momenti riflessivi, è la carica più vibrante della popstar che emerge e conquista le belieber, pronte anche a scavalcare le transenne negli ultimi minuti dello show: nella scatenata ‘Let Me Love You‘ di Dj Snake, nella tropicale ‘What Do You Mean‘ (ancora accompagnata da fuochi ed esplosioni), o infine nella hit più attesa che segna il culmine dello show, ‘Sorry‘, con la quale Justin Bieber saluta i suoi fan adoranti e chiude la seconda edizione monzese degli I-Days.

ANSA

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