(Tiziano Rapanà) E pertanto è fuori dall’idea del programma benevolente che, a mo’ di favore, permette all’artista di cantare il proprio cavallo di battaglia. MilleVoci, che ricordo va in onda in syndication, dà anche la possibilità al cantante di donare un’espressione creativa a trecentosessanta gradi. E dunque di imprimere un’espressione totale capace di svelare l’inedito e il raro. Purtroppo la confezione del complesso non va oltre all’estetica abituale del programma da tv locale. E quindi la buona intenzione di creare un’idea altra dalla stantia celebrazione del passato si sfalda in una confezione incerta, che riduce il tutto a rituale da festa paesana. Comunque la peculiarità estetica è (dopotutto) una quisquilia, perché il programma non è solo uno spazio dedicato alle vecchie glorie, ma anche – e soprattutto – al lancio di promettenti artisti emergenti.
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