Il colpo di scena non c’è stato. E sinceramente, considerando la poca convinzione con cui nella scorsa puntata avevano detto di voler provare a costruire qualcosa insieme, c’era da aspettarselo. A sei mesi dal quel secondo “sì”, pronunciato davanti agli esperti di “Matrimonio a Prima Vista” il rivoluzionario esperimento televisivo dedicato all’amore, Wilma e Stefano non stanno più insieme.
Un mese dopo il verdetto finale, al culmine dell’ennesima lite, la cantante di Abbiategrasso ha chiesto il divorzio, mettendo definitivamente la parola “fine” ad un rapporto mai decollato, segnato da continue discussioni e incomprensioni. Ognuno è andato per la loro strada: lei ha ripreso le sue serate a cantare nei locali del nord Italia, lui è tornato nella sua gelateria, ad Alessandria. E anche quando si sono rivisti è stato il gelo. Il rancore e forse anche una punta di orgoglio, hanno impedito a Stefano, che ha ottenuto grande solidarietà da parte del popolo del Web, di dire a Wilma quanto sentisse la sua mancanza. E lei, convinta della sua scelta, ha alzato i tacchi ed è andata via. Meglio così: al cuore non si comanda, se non scatta la scintilla non c’è niente da fare.
A pensarci bene però, ogni regola ha le sue eccezioni: lo dimostrano Steven e Sara che pur non sentendo “le farfalle nello stomaco” sei mesi dopo sono ancora insieme. Più convinti e consapevoli della scelta presa, il capotreno napoletano e l’architetto romano hanno rinnovato le promesse nuziali e, guardando al futuro con ottimismo, cercando di superare al meglio le inevitabili difficoltà che si presentano nella vita di coppia.
Proprio come stanno facendo Stefano e Francesca, i più “belli e affiatati” del dating show di Sky Uno: tra loro è stata subito attrazione. E, ora sei mesi dopo quel “sì” pronunciato al buio, pensano già di mettere in cantiere un bebè. Due coppie su tre stanno, dunque, continuando la loro avventura insieme. Ognuno con la persona che qualcun altro ha scelto per loro. Può allora la scienza creare la coppia perfetta? Forse. Ma per parlare di amore, quello vero, bisognerà attendere molto più di sei mesi.
di Rosaria Corona, il Secolo XIX