(Tiziano Rapanà) E me ne sono accorto, ieri, sbirciando l’ottimo Atlantide di La7 e la serie doc di Rai 5, dedicata all’avventurosa storia teatrale ed affettiva di Dario Fo e Franca Rame. Indubbiamente la cultura in tv è presente con una forza e grinta maggiore rispetto ad un passato, che non avrebbe certamente ospitato un documentario importante sulla storica battaglia di Waterloo e un altrettanto documento importante, che ha rendicontato festosamente una felice storia del nostro teatro contemporaneo. Tuttavia c’è ancora da migliorare e tanto, perché buona parte della programmazione culturale presente in tv è noiosa e non propriamente accessibile ad un pubblico più semplice. E questo è grave, perché la tv deve necessariamente veicolare la cultura attraverso un linguaggio popolare aperto a tutti. Un linguaggio che deve parzialmente liberarsi dalla forma documentaristica per tentare un percorso d’innovazione, che abbraccia una creatività legata al quiz, al cartone animato educativo ed in generale al genere televisivo più à la page.
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