(Tiziano Rapanà) La tv nostrana non lo permette, per ragioni d’ascolto e d’insicurezza. Purtroppo quest’attualità ci ha consegnato un’immobilità artistica e culturale pressoché immortale, che è difficile da debellare. L’odierno non consente l’innovazione in nessun campo riguardante l’informazione o l’intrattenimento. E anche le acclamate fiction non si distinguono per originalità della messa in scena, tutt’altro: tolta qualche minuscola peculiarità visiva, alla fine si assiste sempre alla medesima cosa. È inutile dire che l’oggi è sconfortante e patetico, perché non permettere una visione del futuro aperta ad un altrove indecifrabile che è il solo segno autentico di un primordio d’arte. Spero tanto in un cambiamento radicale di questa statica tv: un cambiamento in grado di permette una rivoluzione dell’espressione creativa atta a patrocinare fattivamente la bellezza della novità.
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