E’ la volta del presidente della Commissione Vigilanza che invita a non pagare l’imposta
Gli strascichi della trasmissione Rai Reporter sui presunti danni da vaccino Papilloma virus, sono arrivati alla commissione di vigilanza parlamentare della Rai. Il presidente Roberto Fico, esponente del M5S, ha inviato i contribuenti, in caso di sospensione della trasmissione, a non pagare il canone, cioe’ l’imposta per il possesso di un apparecchio tv.
Eravamo abituati all’uso dello spauracchio canone per quella o quell’altra battaglia di parte. A periodi alterni abbiamo avuto esponenti di spicco della stessa Rai e della politica (come dimenticare Silvio Berlusconi, tra gli altri) che, per i propri interessi si sono sbracciati per invitare il contribuente a violare la legge e, quindi, ad avere conseguenze sanzionatorie per far comodo alla loro politica: infatti, se qualcuno avesse ancora qualche dubbio, se non si paga un’imposta (qualunque, inclusa quella per il finanziamento del servizio pubblico televisivo) si e’ evasori fiscali, e le conseguenze sono note a tutti… e non c’e’ scampo o gabola che possa essere inventata per farla franca.
Oggi ci risiamo. Era tanto tempo che non accadeva, soprattutto dopo che organizzativamente e fiscalmente e’ stata data una sistemata con la riscossione tramite bolletta elettrica, ancora agli inizi, ma che sembra meglio rispetto al metodo precedente che aveva portato ad una evasione intorno al 40%. Ci voleva questa storia incredibile di lotta contro la scienza, degli anti-vaccinisti a far risvegliare la barbarie civica di alti rappresentanti istituzionali che invitano all’evasione fiscale… tanto poi “sono cazzi di chi evade” per pagare comunque lo stesso e magari anche il doppio.
E ci risiamo, come sempre, con ignoranza e -soprattutto- valutazione dei cittadini e dei contribuenti come fossero “popolo bue”, a disposizione dei pruriti politici ed ideologici di chi si crede di essere al di sopra della legge, tanto poi le conseguenze le paga sempre il solito popolo bue.
Qualcuno ha visto da parte del deputato presidente della commissione parlamentare di vigilanza Rai una battaglia in primo piano per l’abolizione del canone Rai, per la privatizzazione della Rai, per l’abolizione di questo dissennato, costoso, dannoso servizio pubblico di informazione basato su miliardi e miliardi di euro utilizzati per far piacere agli amici degli amici, servizio basato su “nani e ballerine” come fosse una sorta di circo dei secoli scorsi? Si’, forse, per il partito politico del nostro presidente, forse abbiamo letto qualcosa, di estemporaneo, in questa o quell’altra campagna elettorale. Ma niente di concreto, di atti e azioni istituzionali per la liberalizzazione dell’etere televisivo da quel vero e proprio abuso di posizione dominante che e’ oggi la Rai in rapporto a tutte le altre emittenti private. Eppure, il movimento del deputato Fico, nelle istituzioni, non e’ fatto di quattro gatti, anzi. Ma probabilmente non gliene frega niente perche’ si stanno preparando al potere e, quindi, all’occupazione di tutte le forme di espressione, comunicazione e arricchimento tipiche del potere italiano, Rai in testa.
Facciamone tesoro.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc