Un Flavio Briatore a ruota libera, come suo solito, tra social network e presenze in tv. L’imprenditore italiano si toglie più di un sassolino dalla scarpa e nega le voci di crisi con la moglie Elisabetta Gregoraci.
Tutto è iniziato quando, la scorsa settimana, mentre era ospite di ‘Carta Bianca‘, Briatore aveva dichiarato: «Non so come si possa vivere con 1300 euro al mese, non riesco a capire chi li possa considerare un traguardo e non una minima base di partenza». Inevitabili tante polemiche sul web, a cui poi ha fatto seguito una dichiarazione, a lui attribuita, e resa nota da ‘Pomeriggio Cinque‘: «I giovani del Sud, quelli volenterosi e in gamba, sono tutti al Nord o all’estero. Al Sud sono rimasti solo gli sfaticati».
Briatore, tuttavia, in un post su Facebook ha smentito di aver mai pronunciato quelle parole: «Sono solo ca..ate gratuire, al Twiga di Otranto ho assunto tanti giovani, quasi tutti salentini».
Nei giorni scorsi si sono susseguite anche le voci di una presunta crisi matrimoniale con Elisabetta Gregoraci. Flavio Briatore, però, ha smentito tutto con un semplice post su Instagram, in cui appare col figlio Nathan Falco: «Eli dorme». Niente crisi né separazioni, quindi.
Ieri sera, infine, le ultime dichiarazioni in merito alla sua attività imprenditoriale: «In Italia, come all’estero, assumo molte persone e il loro stipendio dipende dal paese d’origine. Nei miei locali, ad esempio, un cameriere che lavora in Inghilterra può arrivare anche fino a 7000 sterline al mese con le mance, in Italia si superano tranquillamente i 2500 euro al mese». Una stoccata, poi, ai potenziali candidati per le sue aziende: «Sono un monarca assoluto, decido tutto io sulla base della democrazia. Molti vengono, si sentono manager e vogliono subito un ruolo importante, ma magari le aziende dove lavoravano prima sono fallite. Chi vuole lavorare per me, indipendentemente dall’età, non deve sentirsi arrivato e deve farsi un bagno d’umiltà per ripartire da zero. Chi arriva e dice ‘Voglio fare il manager’ per me esce subito dalla porta».
Il Mattino