Attore, regista, divo nel senso letterale della parola: Warren Beatty compie 80 anni. Fratello minore dell’attrice Shirley MacLaine, Henry Warren Beaty è nato a Richmond, in Virginia, il 30 marzo 1937. Nel 1959 si è diplomato alla Northwestern University dopo aver studiato recitazione con Stella Adler. Dopo alcune apparizioni in teatro e in produzioni televisive, Beatty ha debuttato sul grande schermo come protagonista del film di Elia Kazan ‘Splendore nell’erba’ (1961), con Natalie Wood. Tra i due attori è nata una storia d’amore e negli anni successivi saranno molte le relazioni tra Beatty e le sue partner cinematografiche, da Leslie Caron a Joan Collins, da Diane Keaton a Madonna. Nel 1965, l’attore americano è stato protagonista di ‘Mickey One’, diretto da Arthur Penn, il regista che due anni dopo realizzerà ‘Gangster story‘ (1967). Il film su Bonnie Parker e Clyde Barrow ebbe un enorme successo e Warren Beatty, che ottenne anche una nomination all’Oscar, divenne subito una vera star. Nel 1971 era a fianco di Julie Christie nel western di Robert Altman ‘I compari’ e poi è stato protagonista di film come ‘Il genio della rapina’ (1972), ‘Perché un assassinio’ (1974), ‘Due uomini e una dote’ (1975) e ‘Shampoo’ (1975). Insieme a Buck Henry, Warren Beatty ha diretto ‘Il paradiso può attendere’ (1978), che interpretò con Julie Christie e James Mason; tre anni dopo realizzò ‘Reds’ (1981), il film nato dalla passione politica di Beatty e della sua compagna di allora Diane Keaton, e vinse l’Oscar per la migliore regia. Nel 1990, Beatty ha diretto ed interpretato ‘Dick Tracy’, con Al Pacino e Madonna. L’anno successivo è stato a fianco di Annette Bening nel film di Barry Levinson ‘Bugsy’ (1991); sul set è nato l’amore tra i due attori, che si sono sposati nel 1992 e hanno avuto quattro figli. Beatty e la Bening hanno lavorato insieme anche in ‘Love Affair – Un grande amore‘ (1994), di Glenn Gordon Caron. Nel 1998, l’attore ha scritto, diretto ed interpretato ‘Bulworth – Il senatore’. Ha avuto tutto, da attore è diventato un’icona, a Hollywood si è costruito una carriera da tycoon illuminato. Eppure la sua carriera è costellata di rifiuti clamorosi, dal Michael Corleone del ‘Padrino‘ che era già suo (rifiutò per l’eccessiva crudeltà del personaggio) ai ruoli che cedette a Robert Redford permettendogli di affermarsi: ‘Butch Cassidy’, ‘La stangata’ e ‘Come eravamo’. Il suo ultimo film ‘L’eccezione alla regola’ è in uscita nelle sale italiane, ma nelle ultime settimane Beatty è tornato alla ribalta per il controverso episodio della busta durante la cerimonia degli Oscar: è toccato a lui dare l’annuncio sbagliato che ha scatenato forti polemiche.
Repubblica