A volte una parentela importante può essere pesante fardello per poter decollare con le proprie ali. Ma non è questo il caso di Marco Ligabue, fratello minore del celebre Luciano, che invece ha trovato spazio autonomo grazie al suo genere tra il canatutorato classico e il rock.
E proprio un po’ più “heavy” è il suo recentissmo disco “IL MISTERO DEL DNA” che contiene nove inediti tutti composti alla chitarra ma poi arrangiati e valorizzati in studio di registrazione. Il singolo che ha anticipato il nuovo cd si intitola Cuore onesto, del quale Marco dice: “L’ho scritto per ribellarmi all’idea generale dell’individualismo e del cinismo che portano spesso a dire: “tanto non cambierà mai nulla”. Resistere, resistere emotivamente è, da qualche tempo a questa parte, il mio mantra. Non esistono ricette per riempire i tanti “cuori aridi” della nostra epoca; ma la voglia di condivisione, un po’ energia e tanta onestà, possono diventare un bel punto di partenza.”
Marco è generosissimo sul palco. Offre tutto se stesso interpretando i brani spendendo energie a profusione e stabilendo anche un contatto emozionale con il pubblico che, spesso, trascura il fatto che Marco abbia un fratello di grande fama.
I suoi fan lo apprezzano a prescindere, perché riconoscono in lui la sincerità e la genuinità di chi ama farsi largo con proposte orginali ed efficaci. Questo è quanto si avrà modo di scoprire nel corso delle presentazioni che si stanno tenendo in giro per l’Italia. Ovviamente con la presenza del cantautore emiliano, sempre ben disposto a confrontarsi con il suo pubblico.
Il Messaggero