Il cantautore inglese dopo aver dominato su tutti i media con il suo album “Divide” è passato da Milano per uno showcase per pochi fan. E da Torino partirà il tour mondiale
Ha sbriciolato ogni record di streaming e vendite invadendo con il suo nuovo album, “Divide“, ogni media: dalle classifiche tradizionali a YouTube. Ma quello che disarma in Ed Sheeran è la sua disponibilità e l’atteggiamento da antidivo mostrato nella sua tappa promozionale milanese. “Non mi interessava vendere ma arrivare a quante più persone possibili – dice -. Le critiche? Meglio ‘dividere’ l’opinione piuttosto che fare un disco mediocre”.
L’antipasto per il tour mondiale che partirà proprio dall’Italia con le due date torinesi del 16 e 17 marzo, è stato un incontro per pochi fortunati alla Mondadori di Milano. Uno showcase acustico dove Sheeran ha presentato alcuni pezzi del nuovo album. Un evento che ha dato modo di testare concretamente l’atteggiamento del cantautore. Dopo il primo pezzo, “Castle On The Hill”, funestato da continue scariche elettriche nell’amplificatore e dalla voce che andava e veniva, molti altri avrebbero salutato e se ne sarebbero andati. O quanto meno si sarebbero fermati fino a che tutto non fosse stato risolto. Lui invece, impassibile, ha messo da parte il microfono e ha cantato a voce libera, soltanto chiedendo ai fan presenti di fare più silenzio possibile. Il risultato è stata una performance con un tocco di magia assolutamente inaspettato, intensa e intima. E dopo quella Ed si è concesso a un mega selfie di gruppo e ha consegnato personalmente due biglietti di un suo concerto vinti da una ragazza.
Insomma: bravo, simpatico e alla mano. Cosa chiedere di più? Che da noi si senta a casa lo dimostra il fatto che abbia acquistato casa in Umbria (“amo la cultura italiana e vorrei che, se un giorno avessi dei figli, loro la potessero assimilare”) così come la scelta di dare il via al tour proprio da noi. Un tour che non cambierà le coordinate del passato e che quindi lo vedrà ancora una volta da solo sul palco. “Suonare da solo è ancora un grande argomento di conversazione, e avendolo fatto per tanti anni so di poter dare il meglio così”. Questo non gli impedisce di sognare un secondo giro di concerti saltando nella dimensione più ampia degli stadi, mentre per l’arrivo di una band rimanda il tutto ai 30 o 40 anni. E per quanto si tratti di un one-man show, i fortunati che potranno assistere al concerti (sold out da tempo), non si devono certo aspettare una performance scarna e sobria: “Sarà uno show grandissimo – spiega lui -. Il designer Mark Cunniffe che ha lavorato con Madonna e gli U2 mi ha costruito uno schermo gigante che sovrasta il palco e parte del pubblico, una struttura enorme, curva e mobile mai vista prima”.
In attesa di presentarsi davanti al pubblico dal vivo, il rosso di Halifax si gode numeri da paura. Tutte e 16 le tracce di “Divide” sono entrate nella top 100 dei singoli italiani e nella top 20 inglese, l’album è primo da noi, doppio platino in Gran Bretagna con 9 singoli nella top 10. A questo si può aggiungere che su Spotify ha battuto il record per il maggior streaming in un meno di una settimana e su YouTube (dove tutti i brani sono stati pubblicati in versione audio-video) le visualizzazioni complessive superano il miliardo. E intanto lui non smette di scrivere per altre stelle affermate o emergenti (Jess Glynne, James Blunt, Louisa Johnson e Anne-Marie), si concede una comparsata come attore ne “Il trono di spade” (lo hanno annunciato i produttori) e pensa al prossimo disco: “Non si intitolerà ‘minus’! – dice -. Ma avrà quel concetto, tradotto in canzoni minimali e ridotte all’osso dopo questo disco più eclettico e ‘diviso'”
TGCOM 24