L’attrice risponde alla polemica sulle foto (artistiche) in cui si vede una parte di seno nudo pubblicate su Vanity Fair e a chi l’accusa di essere contraddittoria rispetto al suo attivismo femminista
Si può essere femministe e posare per una foto artistica in cui si vede parte del seno su una rivista? Emma Watson interviene per rispondere alla polemica partita da un commento salace della conduttrice e commentatrice radiofonica britannica Julia Hartley-Brewer che l’aveva accusata di ipocrisia attraverso un tweet: “Femminismo, femminismo, differenze di genere… perchè non sono presa seriamente…femminismo… Oh, ed ecco le mie tette”.
Emma Watson, impegnata nella promozione del kolossal Disney La bella e la bestia, in cui interpreta Belle, si è detta stupefatta dei commenti al vetriolo che l’hanno sommersa per un servizio fotografico pieno di altre foto e decisamente artistico, pubblicato su Vanity Fair: “Stanno dicendo che non posso essere femminista e avere le tette”, ha dichiarato alla Reuters. Si è anche detta sorpresa dell’equivoco su cosa significhi essere femminista: “Femminismo significa dare una scelta alle donne, non è un bastone con cui battere altre donne. Riguarda la libertà, la liberazione. Riguarda l’eguaglianza e davvero non so cosa le mie tette abbiano a che fare con questo”.
Emma Watson, 26 anni, è Ambasciatrice di buona volontà delle Nazioni Unite fin dal 2014, quando parlò al quartier generale delle Nazioni Unite lanciando la campagna He for she, che incoraggiava ragazzi e uomini a sostenere l’uguaglianza di genere.
L’ultima a intervenire sulla questione è una delle maggiori esponenti femministe, Gloria Steinem, che ha riso del fatto che la Watson sia stata definta una “cattiva femminista” per via delle foto in questione: “Le femministe possone indossare qualunque cosa vogliono. Dovrebbero poter andare nude per strada ed essere al sicuro”.
La Repubblica