A Roma incontro su attore. Gili, odiava etichetta latin lover
Il segreto di Marcello Mastroianni? ”Difficile dirlo, entrava in maniera spontanea nei personaggi.
Marcello era Marcello, bastava fosse presente per assumere qualsiasi parte”. Lo dice lo storico, critico ed esperto di cinema italiano, Jean Gili, che ieri ha tracciato, tra riflessioni e aneddoti, un ritratto dell’attore-icona, scomparso nel dicembre 1996 in ‘Marcello Mastroianni, vent’anni dopo’ conferenza organizzata a Roma dalla Società Dante Alighieri.
Gili, che a ottobre ha pubblicato in Francia un libro ricco di immagini sull’amico, ‘Marcello Mastroianni’ (Editions La Martinière), già andato esaurito, ricorda anche che lui ”non amava l’etichetta di ‘latin lover’, nata con La dolce vita. Ha fatto di tutto per far dimenticare questa immagine’.
Mastroianni, per lui ”aveva un vero interesse per le persone – dice -. Anche nell’ultimo film con Oliveira (Viaggio all’inizio del mondo), quando stava già male, non voleva mai usare la controfigura nelle scene, restava fino alla fine per gli altri attori”.
ANSA