Il divo, sull’orlo del fallimento, accusa l’ex manager che porta in tribunale le spese: milioni per il tributo funebre all’amico Thompson, uno yacht e un’etichetta discografica fallita. Migliaia di dollari in vino e viaggi aerei privati
Le spese folli del divo Johhny Depp: avebbe pagato tre milioni di dollari per far sparare le ceneri dello scrittore amico Hunter Thompson da un cannone. Ne ha spesi diciotto per compare uno yacht faraonico e quattro per un’etichetta discografia che poi è fallita. E poi le spese ricorrenti: trentamila dollari al mese in bottiglie di vino, duecentomila dollari per viaggiare con aerei privati, centocinquantamila dollari per la sicurezza, trecentomila per mantenere il suo staff di quaranta persone. Per l’ex manager del divo sono state tutte queste spese, documentante da un fascicolo depositato in tribunale, a portarlo sull’orlo della rovina finanziaria. Gli atti sono stati depositati nel corso della causa che Depp ha intentato contro il Management Group (TMG) lo scorso gennaio per averlo frodato di decine di milioni di dollari. Il divo ha affermato che le sue finanzie erano state gestite male, che erano stati erogati prestiti senza il suo permesso, e che gli era stata nascosta la condizione critica delle sue finanze.
La Repubblica