«L’ ordine è la virtù dei mediocri», sostiene William Shakespeare in uno dei suoi celebri aforisimi. Ecco, sino a quando la Rai di Antonio Campo Dall’Orto e Monica Maggioni, rispettivamente direttore generale e presidente del Cda di Viale Mazzini, ha cercato di mettere ordine nei palinsesti della tv pubblica, volendo assecondare sogni e bisogni della politica, soprattutto con Matteo Renzi a Palazzo Chigi, il disordine ha regnato sovrano negli ascolti, facendoli precipitare ai minimi termini.
Ma quando l’ ordine dei fattori dell’ emittente di Stato è stato invertito, contrariamente al principio matematico, il risultato è cambiato. Solo con il disordine in onda si ottiene l’ ordine degli ascolti.
Non senza una senza sorpresa martedì sera, considerato il giorno forte del palinsesto de La7, Agorà duemiladiciassette, il programma di Rai Tre momentaneamente prestato alla prima serata della rete in attesa dell’ arrivo di Bianca Berlinguer, ha battuto DiMartedì, il contenitore di Giovanni Floris considerato invincibile. Invece non lo è affatto.
Dati alla mano, in una serata particolarmente strana essendoci su RaiUno l’ incontro di Coppa Italia Napoli-Fiorentina che ha ottenuto il 20,8% di share, Agorà duemiladiciassette ha registrato il 5,9% di ascolti contro il 5,6% di DiMartedì.
Certo, un sorpasso di misura, ma che non avveniva da tempo. Secondo gli addetti ai lavori sul calo di telespettatori del programma di punta de La7, considerata la rete più vicina al concetto di servizio pubblico per l’ investimento fatto sull’ informazione, avrebbe inciso in modo determinante l’ uscita di scena di Maurizio Crozza. L’ attore comico, separatosi consensualmente con l’ emittente di Cairo, si era creato un proprio pubblico, molto fedele alle sue copertine e alle incursioni nel programma.
In più di una occasione i monologhi di Crozza hanno inciso sulla puntata più di quanto abbiano fatto gli ospiti, quasi sempre gli stessi, schierati in studio da Floris. Le prove di sostituzione fatte sino ad ora dal conduttore di DiMartedì, eccezion fatta per l’ effervescente Maurizio Battista che gioca con la cronaca per costruire i suoi pezzi e quindi è sempre in linea con il momento, non sono state all’ altezza delle aspettative e questo potrebbe aver inciso sugli ascolti.
Ma non c’ è solo Crozza dietro al sorpasso di Agorà. Martedì sera Gerardo Greco, il conduttore del programma di Rai Tre in onda tutte le mattine con appendice di quattro puntate in prima serata, ha avuto l’ intuizione di affidare ad un attore e doppiatore particolarmente bravo, quale è Francesco Pannofini, la lettura delle mail che il direttore dell’ Hotel Rigopiano ha inviato alle autorità poco prima che arrivasse la slavina.
Una scelta, quella del giornalista Rai, particolarmente azzeccata tanto che il video è diventato virale sulla rete. L’ ennesima intervista ad Alessandro Di Battista, uno dei front man del Movimento 5 Stelle con tanto di clacque al seguito, non ha stregato il pubblico di DiMartedì, avvertendo il sapore del già visto.
E proposito di disordine che vince sull’ordine il direttore generale della Rai ha illustrato in Vigilanza i punti cardine del nuovo piano sull’ informazione che ruota attorno all’ informazione digitale al progetto Newsroom Italia. «Digital first» vuol dire Rai24, ovvero il sito e tutte le declinazioni possibili sui social network. Il secondo è Newsroom Italia che nascerà dalla Tgr e dal canale di flusso Rainews24 e che diventerà il motore informativo «della nostra azienda», ha spiegato Campo Dall’ Orto.
di Enrico Paoli, Libero Quotidiano