La popstar di origine iraniana è lʼidolo delle truppe peshmerga. I jihadisti la definiscono “un insulto alle donne” per il suo stile di vita
Nel videoclip di “Revolution“, uno dei suoi più grandi successi, Helly Luv, cantante e attrice curda di origini iraniane, combatte contro l’Isis con décolleté dorate, capelli rosso fuoco e tuta mimetica. Questa Beyoncé del Medio Oriente, forte e determinata, per i peshmerga è diventata un vero idolo, ma per i jihadisti rappresenta un “insulto alle donne” ed è quindi da eliminare.
Protagonista di “Peshmerga“, film presentato all’ultima edizione di Cannes dal filosofo e giornalista Bernard-Henri Lévy, Helly si è sempre schierata a sostegno del popolo curdo e dei miliziani peshmerga che combattono l’Isis. E’ per questo motivo che i jihadisti “la vogliono morta”, oltre che per lo stile di vita “dissoluto” che conduce. “È un insulto vivente a tutte le donne”, scrivono su Twitter i militanti dello Stato Islamico, ricoprendola di insulti.
Helly è ormai una star. A 18 anni è volata a Los Angeles per inseguire il suo sogno: essere una donna libera di cantare e ballare. Diventata famosa nel 2013, con il brano “Risk it all“, oggi si è guadagnata una fama mondiale e vanta milioni di seguaci sui social e visualizzazioni sul canale You Tube.
Scorrendo tra le foto postate sul suo profilo Instagram, ci sono diverse foto che ritraggono Helly insieme ai rifugiati o nei campi profughi: sotto gli hashtag #stopthewar e #peace, la cantante e attrice invoca il cessate il fuoco nei territori dilaniati dalle bombe. Nonostante le minacce ricevute, l’Isis non le fa paura: la musica è l’arma con cui continua a difendere il suo popolo.
TgCom