Tele-visioni
Federica Panicucci condurrà il concerto di Natale, registrato all’Auditorium della Conciliazione, a Roma. Canale 5 lo trasmetterà la vigilia di Natale. Dovrà vedersela con Papa Francesco. Infatti Rai 1 proporrà la messa celebrata dal Pontefice dalla Basilica di San Pietro.
Stefania Pinna, conduttrice di Sky Tg24 non è riuscita a contenere l’esuberante capogruppo alla camera di Forza Italia, Renato Brunetta. Quando stava per dare la linea al giornalista di Repubblica, Goffredo De Marchis, Brunetta s’è inalberato: «No, no, no, mi faccia delle domande. Non era questo il format della sua intervista. Mi faccia tutte le domande che vuole, perché sente l’esigenza di andare da De Marchis? Io la ringrazio, lei è molto gentile…». La giornalista, imbarazzata, ha rinunciato al collegamento.
Paolo Liguori, direttore di TgCom24, ha attuato il rinnovamento grafico e di contenuti del canale all news. «L’obiettivo è duplice», dice. «Ampliare e valorizzare l’offerta video con maggiori contributi provenienti dai programmi della direzione news di Mediaset e dall’intrattenimento e facilitare la fruizione dei contenuti multimediali, sia di testo che fotografici e video». L’audience media è stata, ad ottobre, dello 0,27%, alle spalle di RaiNews24 e SkyTg24.
Giancarlo Leone: perché se n’è andato dalla Rai, lui che ne ha fatto la storia recente, e per quattro anni è stato direttore di Rai 1? C’è chi dice che c’entri la fraterna amicizia con Vincent Bollorè, primo azionista del gruppo Vivendi, che si sta mangiando Mediaset.
Maurizio Crozza ha salutato dopo 10 anni, il pubblico di La7 e il suo editore Urbano Cairo. Un duro colpo per l’emittente e per il programma di Giovanni Floris, DiMartedì, di cui Crozza curava la copertina. Passa armi e bagagli a Discovery, che investendo (tanto) su di lui tenta di lanciare Nove Tv, il suo canale generalista, a fianco di RealTime e DMax. A gennaio il debutto. Tra le ultime imitazioni, quella del supersocial Gianluca Vacchi, che gli ha risposto: «Proprio tu parli di beneficenza? Ricordati quella volta che ». Crozza non lo ha più imitato.
Alessandro Gassman e Carolina Crescentini sono i protagonisti de L’ispettore Lojacono, fiction di punta di Rai 1 per il nuovo anno (dal 9 gennaio). La serie è tratta dal libro di Maurizio De Giovanni: racconta di poliziotti che lavorano al commissariato di Pizzofalcone (Napoli). L’ispettore Lojacono porta persino lo stucco per rattoppare i buchi alle pareti. Ma quella squadra si rivelerà affiatata, capace, brillante, nonostante i mezzi scarsi a disposizione. La regia è di Carlo Carlei. Dice Eleonora Andreatta, direttore di Rai Fiction: «Questa è una storia che usa il genere poliziesco per raccontare l’oggi. È anche una storia di riscatto, che mescola pure l’elemento epico. I poliziotti sono sette, il protagonista ha un passato con grandi ombre. Questa serie, come la grande serialità internazionale, racconta protagonisti in cui ognuno ha un lato oscuro». Riuscirà il direttore a venderla all’estero?
Vittorio Di Trapani, segretario Usigrai, il sindacato unico dei giornalisti Rai, ha firmato col d.g. dell’azienda, Antonio Campo Dall’Orto, un accordo sindacale sull’utilizzo del web e dei social. Il d.g. li vuole sempre più interattivi con la programmazione televisiva ma vi è il problema del linguaggio che usano sia i protagonisti dei programmi che gli utenti. Di qui l’accordo che definisce «incompatibili con il ruolo e la missione del servizio pubblico i linguaggi d’odio» e si sancisce l’impegno «a adottare tutte le misure necessarie a contrastarli». Sul tavolo dell’Usigrai vi è anche il piano straordinario per incentivare l’uscita di giornalisti over 55. Sfoltimento degli organici? No. Al loro posto saranno assunti i 106 vincitori del concorso che la Rai indisse nel 2014. Insomma, 1.700 giornalisti (quattro volte Mediaset) erano e altrettanti rimarranno.
Valentina Petrini ed Enrico Lucci salvati da Ilaria Dallatana, direttore Rai 2. Il loro Nemo-Nessuno escluso, tornerà a febbraio. Ai piani alti di Saxa Rubra volevano liquidarlo perché il 4% di ascolto è ben poca cosa. Ma Dallatana ha conquistato il diritto all’appello. I due conduttori dovranno mettercela tutta per cercare di risollevare le sorti del programma-Cenerentola.
Benedict Cumberbatch e Martin Freeman: la quarta stagione di Sherlock andrà in onda dal 2 gennaio su Netflix, che brucia sul traguardo Mediaset Premium che aveva trasmesso le prime tre serie.
Flavio Insinna passa il testimone ad Amadeus. A marzo terminerà Affari Tuoi (Rai 1) e sarà un addio, complice la stanchezza negli ascolti degli ultimi mesi. Al suo posto arriverà Chissà che fa, quasi un revival de Soliti ignoti, che a suo tempo ebbe un buon successo su Rai 1, condotto da Fabrizio Frizzi. Ma per il nuovo programma è stato scelto Amadeus, che sta straripando in tv, da Stasera tutto è possibile (Rai 2) al Capodanno (L’anno che verrà) e a Music Quiz (Rai 1).
Mara Venier non molto diplomatica. «Le piace Selfie, condotto da Simona Ventura?». Risposta: «Non l’ho mai visto». E dopo Telethon Show (Rai 1) tornerà all’emittente pubblica? «Non sarò giurata all’Isola dei famosi 12, ma questo non significa che lascio Mediaset, non ho contratti in esclusiva con nessuno, lavoro a progetto. Credo che, alla mia età, sia giusto valutare di volta in volta».
Barbara D’Urso si concede alla fiction, il suo primo amore. È sul set nei panni della Dottoressa Giò (Canale 5) la ginecologa che la rese famosa nel 1997-98. Dice: «I parti che avete visto in tv erano tutti veri, le partorienti firmavano la liberatoria per far riprendere tutto, io feci un corso di sei mesi in sala operatoria per imparare a gestire la situazione».
Erminio Spallanzani (editore) e Giovanni Mazzoni (direttore) nel mirino di giornalisti e tecnici di E’Tv, storica emittente che trasmette in Emilia-Romagna e regioni vicine. Non percepiscono lo stipendio da due mesi e da anni vivono nell’incertezza sulle sorti della tv, che appartiene al gruppo del settore acciaio e private leasing della famiglia Spallanzani. Un duro colpo all’emittente è avvenuto con la decisione della curia di Bologna di avviare una propria televisione, Nettuno Tv, nata in pratica da una costola di E’Tv. Crisi anche a Tele Radio Gubbio, emittente con 19 mila spettatori nel giorno medio e il cui tg è diretto da Giacomo Marinelli Andreoli. L’Associazione Stampa umbra in un comunicato scrive che «L’ipotesi di una consistente riduzione del numero dei dipendenti messa sul tavolo dalla proprietà è inaccettabile tanto più in assenza di un piano di rilancio».
Fabio De Nunzio, ex inviato di Striscia la notizia (Canale 5) ha rivelato di essere stato ingannato dal suo ex compagno Domenico De Pasquale, che lo aveva tenuto all’oscuro della falsità di alcuni dei servizi trasmessi nel 2013.
Le indagini della Procura di Bari hanno confermato che Mingo e la moglie hanno operato unilateralmente, «taroccando» alcuni servizi. Dopo il litigio, un po’ di sereno a giudicare dal comunicato Mediaset: «Alla luce delle risultanze investigative e della netta presa di distanza di Fabio, Striscia ritiene dunque di poter credere alla buona fede del suo ex inviato, che dal canto suo ringrazia e conferma la sua stima per il lavoro di Striscia la notizia».
Giorgio Ponziano, ItaliaOggi