RAI2, UN ANNO DI SUCCESSI: E MIKA TORNA GIÀ IL 27 DICEMBRE

RAI2, UN ANNO DI SUCCESSI: E MIKA TORNA GIÀ IL 27 DICEMBRE

mikaUscito di scena da pochi giorni, Mika già è di ritorno su Rai2 per le Feste: «Mika I Love Paris», un concerto evento il 27 dicembre. Ed è il primo regalo che Rai2 mette sotto l’Albero. Insieme a tutto il meglio degli ultimi lungometraggi Disney – da «Frozen» a «Rapunzel» e «The Brave» – e una puntata speciale di «Boss in incognito» il 27 (la quarta stagione a febbraio). Una specie di nostrana «La vita è meravigliosa». Perfetto per questi giorni».
Ilaria Dallatana, direttore del canale da meno di un anno, presenta le novità del periodo, a conclusione di un autunno per la sua rete molto positivo: day time e prima serata si sono ringiovaniti come pubblico e hanno «conquistato» un importante 1% in più. «Quando cambi e cerchi pubblico giovane i risultati non sono certi né immediati. In prima serata ora abbiamo uno share del 7% medio. E contro di noi ci sono i pezzi da novanta come Tv8 e Nove».È subito dopo Capodanno che arriva la vera novità: «Il collegio», reality in 4 puntate, non competitivo, che vede 18 adolescenti – maschi e femmine – tra i 14 e i 17 anni, vivere per un mese la condizione di studenti del 1960, reclusi in un convitto per prepararsi all’esame di terza media (medie ed esame di allora).
Un cortocircuito tra un passato sconosciuto e molto diverso dall’oggi e un presente improvvisamente azzerato. «Proseguiamo un filone che abbiamo aperto con “Giovani e ricchi” e proseguito con “Mai più bullismo”, il racconto di un’età della vita in generale molto poco frequentata dalla tv. Nella speranza che programmi così non solo mettano davanti alla tv genitori/nonni e figli, ma soprattutto aprano un dialogo».
I ragazzi della serie, privati con un certo sforzo di cuffiette e smartphone, tra loro lo hanno fatto. Anche con un certo stupore «Parliamo tra noi!». Il programma, già previsto per l’autunno, arriva solo ora perché Rai2 sta già adeguandosi ai risparmi imposti dal passaggio del canone Rai nel 2017 a 90 euro.
«Più o meno ci troviamo lo stesso budget di quando si lottava con l’evasione», suggerisce la direttora che cifre però non ne fa. Quindi slitta «Il collegio», finanziato con i soldi del 2016, e salta in modo definitivo «The Voice» e ogni qualsivoglia altra ipotesi di un talent musicale primaverile: tutti troppo costosi.
La musica comunque non mancherà dai palinsesti, assicura Dallatana, ma in forma diversa. La necessità aguzza l’ingegno. «E fa venire belle idee». Si sta già pensando a due programmi per riempire le 10 serate lasciate vuote dal talent.
L’altro genere che costa è la fiction: ma qui i risultati di «Rocco Schiavone» sono tali che “avanti tutta” per nuove serie. Su quella falsariga, pare di capire. La seconda stagione del poliziesco con Marco Giallini comunque è certa, ma mantenerne la qualità prevede/obbliga a tempi abbastanza lunghi. Un altro filone di cui capitalizzare i buoni andamenti è quello dell’adventure game alla «Pechino Express».
Ad aprile arriveranno due titoli da format americani: «Meglio tardi che mai» (gente di spettacolo e sport over 60 in viaggio a Tokio, Hong Kong e Macao) e «50 Ways to Kill Your Mammy» (titolo italiano ancora da trovare: quello originario non convince, in fondo trattasi “solo” di un viaggio un po’ estremo con mamma o papà).
A febbraio torna «Made in Sud»: grandi sorprese nella conduzione. «Vi sorprenderemo con un nome molto famoso». Tornerà anche «Nemo», seppure ritoccato. Nello stesso periodo, 26 gennaio e 2 febbraio, sono previste altre serate con «Italia» di Michele Santoro, che intanto sta lavorando su «M», programma di approfondimento che svilupperà «un racconto di tipo quasi teatrale». Con il conduttore al momento una sola certezza: non si tratta di un talk, genere su cui ha tirato una definitiva riga rossa. Giusto per restare in tema.

IL SECOLO XIX

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