DAL CALCIO AL TENNIS, DISCOVERY VA A CACCIA DEI DIRITTI TELEVISIVI

DAL CALCIO AL TENNIS, DISCOVERY VA A CACCIA DEI DIRITTI TELEVISIVI

luigi-f-ecubaIl gruppo Discovery, che ha acquisito i diritti tv esclusivi per l’Europa per le Olimpiadi invernali ed estive dal 2018 al 2024, inizia a muovere le pedine sui palinsesti di Eurosport e di Dmax. «I pilastri di Eurosport sono il ciclismo, gli sport invernali e il tennis», spiega Luigi Filippo Ecuba, senior director sports di Discovery Southern Europe, «cui affiancheremo sempre più nuoto e atletica leggera (con i Mondiali 2017 di nuoto e di atletica, ndr), a potenziare la nostra presenza nelle discipline olimpiche». Poi c’è il discorso sul calcio italiano, «ed è noto che nella scorsa asta 2015-2018 noi avevamo presentato offerte su uno dei pacchetti della Serie A. Quindi l’argomento ci interessa».
Nonostante alcuni prodotti sportivi (viene in mente la Champions league di calcio) potrebbero fare pensare a una loro sopravvalutazione nelle aste per i diritti tv, Ecuba ritiene comunque che anche nelle prossime aste «i prezzi per i diritti televisivi continueranno a salire. La tendenza è quella, anno dopo anno. Poi, nelle prossime aste, si spingerà di più verso uno spacchettamento molto complesso, per attirare offerte da uno spettro sempre più ampio di attori, sia tv in chiaro, sia pay tv sia telco». Discovery, che controlla il network Eurosport (visibile in Italia sulle piattaforme pay di Sky e di Premium), starà perciò con le antenne dritte su tutte le aste: dal calcio al tennis, dove potrebbe avere qualche mira sui diritti del torneo di tennis di Wimbledon (ora trasmesso da Sky), unico che gli manca in Italia per completare i quattro del grande slam.
Pur essendo il network esclusivo delle Olimpiadi, per ora Discovery non ha invece ancora preparato strategie specifiche sullo sport in chiaro. C’è il rugby della Nazionale italiana, con il 6 Nazioni e i test match in chiaro su Dmax, «ma per ora non abbiamo progetti specifici free in chiave olimpica. Certo», prosegue Ecuba, «non è detto che non ci penseremo. Le Olimpiadi devono avere una percentuale di ore in chiaro, la Rai si è già fatta sentire, discuteremo con loro e vaglieremo».
Il rugby rimane comunque un prodotto che Discovery ritiene interessante anche in chiave pay: firmato infatti un contratto di esclusiva per la Guinnes Pro12, una sorta di Europa league del rugby, torneo nel quale giocano anche i due team italiani della Benetton Treviso e delle Zebre di Parma che si sfideranno in un derby il prossimo 23 dicembre alle 19,30 in diretta su Eurosport 2. «Vogliamo allargare l’offerta del rugby», conclude Ecuba, «dopo che i recenti test match della Nazionale hanno raddoppiato gli ascolti su Dmax: l’incontro con gli All blacks è arrivato a 500 mila telespettatori, quello con il Sudafrica ha superato i 350 mila e quello con Tonga è andato oltre i 400 mila. Abbiamo visto che, quando ci sono partite in successione, il 73% degli ascolti del rugby su Eurosport arriva direttamente da Dmax, con un flusso dalla free alla pay che funziona e che intendiamo potenziare, tenuto conto che i match della palla ovale, su Eurosport, sono cresciuti da 2 mila ascolti medi a quota 70 mila».

di Claudio Plazzotta, Italia Oggi

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