Qual è il contesto della storia e dei personaggi e le altre cose da sapere prima di vedere il primo spin off di Star Wars
Giovedì 15 dicembre uscirà nei cinema italiani Rogue One: A Star Wars Story, il primo di una serie di spin off dedicati alla saga di fantascienza di Star Wars. Rogue One: A Star Wars Story arriva un anno dopo Il Risveglio della Forza, il settimo capitolo di Star Wars, diretto da J.J. Abrams e diventato uno dei film di maggiore successo commerciale di sempre: allora ci fu una enorme campagna pubblicitaria, che alimentò moltissimo le attese intorno al film.
L’impressione è che nel caso di Rogue One: A Star Wars Story Disney, la casa di produzione che possiede Lucasfilm – e quindi i diritti di Star Wars – abbia investito molto meno, con il risultato che le attese per il film sono meno trasversali di quelle per Il Risveglio della Forza, e più limitate ai fan della prima ora di Star Wars. Rimane in ogni caso un nuovo-film-di-Star-Wars, e quindi un evento molto importante per il cinema internazionale. Nel dicembre del 2017 dovrebbe uscire l’ottavo capitolo della saga principale, mentre nel dicembre del 2018 dovrebbe uscire lo spin off dedicato a Han Solo. Rogue One: A Star Wars Story è il primo film di Star Wars le cui colonne sonore non sono state composte da John Williams (saranno di Michael Giacchino: quello di Lost, tra mille altre cose). Abbiamo raccolto alcune informazioni e curiosità utili per arrivare preparati al film.
La trama, in breve
Rogue One: A star Wars Story è ambientato, nell’universo di Star Wars, tra il film La vendetta dei Sith e Una nuova speranza, cioè tra il terzo capitolo della saga (il penultimo a essere stato girato) e il quarto (il primo in assoluto, del 1977). Più che un sequel di La vendetta dei Sith, è però un prequel di Una nuova speranza: racconta della missione di un commando della Ribellione (cioè i buoni, quelli di Luke Skywalker, Leia Organa e Rey, per intenderci) per rubare i piani della Morte Nera, l’enorme stazione spaziale dell’Impero (i cattivi: Darth Vader, l’imperatore Palpatine eccetera) in grado di distruggere pianeti. La protagonista di Rogue One: A Star Wars Story sarà Jyn Erso, una donna dalla vita movimentata e il carattere ribelle, con un legame molto stretto con la Morte Nera (ci arriviamo) e assoldata dalla Ribellione per guidare la missione.
Il contesto
La vendetta dei Sith era finito con il passaggio definitivo al Lato Oscuro della Forza (cioè dalla parte dei Sith, l’equivalente cattivo dei maestri Jedi) di Anakin Skywalker, il giovane Jedi scoperto da Qui-Gon Jinn nella Minaccia Fantasma sul pianeta di Tatooine e addestrato da Obi Wan Kenobi. In una delle ultime scene della Vendetta dei Sith, Anakin combatte contro Obi Wan sul pianeta vulcanico Mustafar: vince Obi Wan, che taglia a Anakin braccia e gambe, e lo abbandona morente. Prima del combattimento, Anakin aveva tentato di strangolare Padmé, sua moglie incinta di due gemelli (Leia e Luke): Obi Wan la porta in salvo, ma lei muore durante il parto. Anakin intanto è stato salvato dall’Imperatore, e i droidi dell’Impero riescono a salvarlo, applicandogli delle protesi e una maschera: da quel momento Anakin sarà conosciuto come Darth Vader. Alla fine del film, il maestro Yoda era andato a rifugiarsi sul pianeta Dagobah, Leia era stata portata su Alderaan dal senatore Organa, mentre Obi Wan aveva portato Luke con sé su Tatooine, affidandolo agli zii. Sappiamo che Darth Vader comparirà in Rogue One, perché lo si vede in un trailer.
L’Impero, cioè la dittatura galattica instaurata dall’Imperatore Palpatine come sostituto della Repubblica (l’organizzazione democratica in vigore in precedenza nella Galassia), nasce nella Vendetta dei Sith: Una nuova speranza è ambientato circa vent’anni dopo, quando ormai si è radicato e controlla stabilmente la Galassia. Una nuova speranza raccontava della missione della Ribellione per distruggere la Morte Nera, resa possibile grazie al lavoro del commando di Jyn Erso in Rogue One: A Star Wars Story. All’inizio di Una nuova speranza c’è un riferimento alla missione di Erso, che viene definita come la prima vittoria della Ribellione contro l’Impero: e i piani della Morte Nera rubati sono quelli che la principessa Leia, all’inizio del film, nasconde dentro il droide R2-D2, per impedire che l’Impero se li riprenda. I personaggi:
Jyn Erso
È la protagonista del film, interpretata dall’attrice britannica Felicity Jones, famosa per i film La teoria del tutto e Inferno. Erso è la figlia di Galen Erso – che in Rogue One è interpretato dall’attore danese Mads Mikkelsen – cioè uno scienziato assoldato dall’Impero per progettare la Morte Nera. Di Jyn Erso sappiamo che, dopo essere cresciuta con il padre e la madre Lyra, ne viene separata e comincia una vita indisciplinata e itinerante, finendo con il mettersi nei guai con la giustizia: è accusata di furto, resistenza all’arresto e falsificazione di documenti, e dai trailer sappiamo che è stata imprigionata – forse solo brevemente – dall’Impero. Abbiamo indizi sul fatto che a un certo punto venga arrestata anche dalla stessa Ribellione, che decide poi di assoldarla per una missione molto pericolosa: rubare i piani della Morte Nera, per poterla distruggere. Erso viene scelta proprio per via del padre: in un trailer parla della necessità di trovarlo. Stando al libro Catalyst: A Rogue One Novel, un libro ufficiale dell’universo di Star Wars, pubblicato lo scorso novembre e ambientato tra il film La vendetta dei Sith e Rogue One, Erso è nata sul pianeta Vallt, che finora non si è mai visto nei film. Su internet sono già nate teorie – poco solide dal punto di vista temporale – secondo le quali Erso è la madre di Rey, la protagonista di Il Risveglio della forza. Ah: per ora non ci sono indizi che facciano supporre che Erso sappia usare la Forza.
Cassian Andor
Anche se nei trailer non dice moltissime battute, sappiamo che Cassian Andor è uno dei protagonisti del film: è interpretato da Diego Luna, un attore messicano che si è visto ad esempio in Milk, The Terminal e Elysium. È un capitano della Ribellione, con competenze soprattutto legate allo spionaggio. Conosce Jyn Erso alla base sulla luna Yavin IV, e si unisce alla sua missione, per aiutare e forse anche per controllarla.
Orson Krennic
È uno dei personaggi più misteriosi del trailer: sappiamo che è un alto ufficiale dell’Impero, ma è un ufficiale insolito, perché è l’unico che conosciamo a indossare un mantello interamente bianchi. Lo interpreta l’attore australiano Ben Mendelsohn, uno dei protagonisti della serie tv di Netflix Bloodline. Krennic si occupa della costruzione delle armi galattiche dell’Impero, ed è tra i principali responsabili del progetto della Morte Nera: in un trailer lo si vede mentre raggiunge Galen Erso per chiedergli di costruire la stazione, quando Jyn è ancora piccola. Una cosa abbastanza sorprendente che ha rivelato il libro Catalyst: A Rogue One Novel è che Krennic e Galen Erso sono vecchi amici: di più, il primo ha liberato la famiglia del secondo quando era prigioniera dei Separatisti, un’organizzazione di pianeti che volevano l’indipendenza dalla Repubblica, e che compare nella seconda trilogia di Star Wars. Gli Erso sono quindi in debito con Krennic, che inganna Galen facendogli progettare la Morte Nera.
Baze Malbus e Chirrut Îmwe
Sono due guerrieri piuttosto particolari: Baze Malbus (a sinistra nella foto), interpretato da Wen Jiang, è un sicario che lavora a contratto, a quanto sappiamo molto cinico e scettico nei confronti delle credenze Jedi. Chirrut Îmwe è forse il personaggio più bizzarro visto nei trailer: è interpretato da Donnie Yen, ed è quello che si vede combattere contro gli stormtrooper con un bastone da arti marziali. È cieco, è un monaco-guerriero molto spirituale (non padroneggia la Forza, ma ci crede) e lavora con l’amico Baze Malbus. Può darsi che dai differenti caratteri dei due si sviluppino alcuni degli intermezzi comici presenti in tutti i film di Star Wars.
Saw Guerrera
È un personaggio che si è visto molto nelle serie animate dedicate a Star Wars, che però non sono completamente ufficiali e la cui trama non è stata tenuta in considerazione per la scenggiatura di Rogue One. Sappiamo comunque che è un comandante che combatte contro l’Impero, i cui metodi sono considerati piuttosto radicali. Nel film è interpretato da Forest Whitaker, l’attore americano che vinse l’Oscar come migliore attore nel 2007 per il film L’ultimo re di Scozia.
Bodhi Rook
È originario di Jedha, ed è interpretato da Riz Ahmed, diventato famoso quest’estate per essere stato il protagonista della serie di HBO The Night Of. È un pilota della ribellione, e nel trailer lo si vede decidere il nome del commando di ribelli di Erso: “Rogue One”.
K-2SO
I droidi sono sempre stati tra i personaggi più apprezzati in Star Wars: non sappiamo se in Rogue One compariranno R2-D2 e C-3PO, gli unici personaggi ad apparire in tutti e sette i film di Star Wars, mentre quasi sicuramente non ci sarà BB-8, comparso per la prima volta in Il Risveglio della Forza. Sappiamo però che in Rogue One avrà un ruolo importante K-2SO, un droide originariamente costruito dall’Impero ma riprogrammato da Cassian Andor per servire la Ribellione. L’attore che attraverso la tecnologia della motion capture ha fatto da “modello umano” per K-2SO è Alan Tudyk.
Il regista: Gareth Edwards
Star Wars Celebration 2016
Il regista di Rogue One, Gareth Edwards, è nato in Inghilterra nel 1975. Ha studiato cinema e ha iniziato occupandosi degli effetti speciali per alcuni famosi documentari e serie americane, come Nova, Perfect Disaster e Heroes and Villains. Il suo primo film da regista è stato Monsters, del 2010, per il quale ha anche realizzato gli effetti speciali: parla di alieni che arrivano sulla Terra, in Messico, e di un fotogiornalista che deve recuperare la figlia del suo datore di lavoro, che si trova in un’area messa in quarantena per l’invasione. Ebbe un discreto successo – su Rotten Tomatoes ha una valutazione del 72 per cento, basata su 151 recensioni dei critici – e Edwards fu scelto come regista di Godzilla, l’ultimo remake sul lucertolone giapponese. Godzilla fu un grande successo come incassi, anche se le recensioni furono abbastanza fredde. Rogue One sarà il suo terzo film da regista.
Nuovi stormtrooper e mezzi
In Rogue One faranno la loro comparsa i “death troopers”, una squadra di elite degli stormtrooper, i soldati dell’Impero. Sono delle specie di guardie del corpo di Krennic e hanno un’armatura che ricorda quella di Captain Phasma, lo stormtrooper-capo interpretato da Gwendoline Christie nel Risveglio della Forza.
Ci saranno anche gli “shoretrooper”, cioè gli stormtrooper che si muovono bene sulle spiagge e che difendono la base dell’Impero sul pianeta Scarif.
In Rogue One ci saranno poi gli AT-ACT (All Terrain-Armored Cargo Transport), cioè dei mezzi molto simili agli AT-AT (chiamati “Camminatori” nella prima traduzione italiana di Star Wars), solo più grandi e con un comparto speciale per il trasporto delle munizioni o di materiale per le costruzioni.
Il TIE-Striker è invece una nuova versione del TIE- Fighter, la piccola e agile astronave da combattimento dell’Impero, ma specializzata nel sorvolare le basi terrestri.
L’U-Wing è un’astronave della Ribellione, usata per il trasporto di persone e il combattimento. Ma in Rogue One ci saranno anche gli X-Wing, tranquilli.
Nuovi pianeti
Scarif è un pianeta caratterizzato da atolli tropicali – un’ambientazione insolita per Star Wars – sul quale l’Impero ha costruito un’importantissima base, protetta da scudi spaziali e dagli shoretrooper. Ovviamente i ribelli proveranno ad attaccarla.
Jedha è un pianeta sacro per i Jedi, perché ospitò la prima popolazione che studiò la Forza. È ricco di kyber, un cristallo fondamentale per costruire le spade laser: nei trailer di Rogue One lo si vede in diverse scene, e ricorda un po’ Mos Eisley, la città del pianeta Tatooine dove in Una nuova speranza, il primo film di Star Wars, Luke Skywalker e Obi Wan Kenobi incontrano Han Solo. In realtà non è un pianeta ma una luna, ed è ricoperta da una superficie gelata perché è sempre inverno. È una meta di pellegrinaggi spirituali, ma è stato occupato dall’Impero: c’è però una ribellione, guidata da Saw Guerrera.
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