Giusto fare una doverosa premessa: Fiorello è un grande personaggio televisivo, un vero genio del piccolo schermo, dove macina successi da quasi 25 anni con programmi su Canale 5 o Rai 1 in cui il mattatore ha incassato audience anche oltre il 50% di share (Il più grande spettacolo dopo il weekend, puntata del 5 dicembre 2011 su Rai 1). È quindi una vera star da tv generalista.
Fabio Volo, invece, è un fenomeno più di nicchia, si è costruito partendo nel 1998 dalle Iene su Italia Uno, poi ha gigioneggiato per anni soprattutto su Mtv, tra Parigi, Barcellona, New York, in trasmissioni dove il suo «successo» non aveva però riscontri Auditel essendo Mtv non monitorata a quei tempi (poi si è visto che quel canale valeva lo 0,7% di share).
Quando ha avuto programmi ad hoc sulla grande tv, da Italia Uno a Rai 3, non ha mai sfondato. E negli ultimi tempi si è rassegnato a fare l’ospite e l’inviato da Fabio Fazio. La tv, insomma, non lo ha mai elevato tra le stelle del suo firmamento.
Detto questo, i due personaggi nelle ultime settimane sono protagonisti di due format in prima serata Auditel su due reti in chiaro in fondo simili: Fiorello dal 10 ottobre conduce tutti i giorni L’Edicola su Tv8 (in differita, poiché le dirette e le prime visioni vanno su Sky) dalle ore 20,30 alle 21,15, mentre Volo dal 9 novembre al mercoledì sera dalle ore 21,15 è in onda su Nove con la sua serie Untraditional.
Gli ascolti di Fiorello e Volo sono altrettanto simili: 1,6% di share medio per Edicola Fiore su Tv8, quasi l’1,3% per Untraditional in prima serata su Nove, su due canali in fase di lancio, alla ricerca di una identità propria, lontani dalla grande tv generalista e che fanno ancora fatica ad essere scelti dal pubblico.
Tuttavia Fiorello continua a essere celebrato dai critici e dalla stampa, e quasi nessuno eccepisce sui livelli più o meno soddisfacenti di audience (magari da un top player come lui ci si poteva aspettare di più dell’1,6% anche su Tv8, che quando spara contenuti tipo MotoGp è capace di sfondare ampiamente la doppia cifra).
Su Volo è invece partito un massacro mediatico, con giudizi negativi sulla qualità del prodotto (ideato, scritto e interpretato dallo stesso Volo) e stroncature molteplici circa il flop di audience, nonostante l’istrionico personaggio in carriera non avesse mai fatto il botto di ascolti in tv.
Peraltro Fiorello viaggia a livelli di share al di sotto della media di Tv8 in prima serata (in ottobre Tv8 è all’1,76% di share nella fascia oraria 20,30-22,30), e, in sovrapposizione, viene regolarmente battuto da Max Giusti con il suo game Boom! su Nove. Fabio Volo, invece, fa meglio della media di Nove in prime time (che è dell’1,15%).
In realtà entrambi stanno raggiungendo più o meno la share che si attendeva la rete per la quale lavorano.
Ma Volo, a differenza di Fiorello, ha scritto romanzi venduti in decine di milioni di copie e tradotti in tutto il mondo. E questo è un grave peccato originale che i critici, quelli che devono mettere le ruote sui loro pseudo-saggi per farli uscire dalle librerie, non gli perdoneranno mai.
di Claudio Plazzotta, ItaliaOggi