Niente da fare per Michele Santoro. Il 29 maggio del 2015 il conduttore era stato condannato dal tribunale di Milano a risarcire Mediaset con 30 mila euro complessivi per una intervista rilasciata il 1° luglio 2011 al Fatto quotidiano e nella quale aveva attribuito al Biscione un qualche intervento per fare fallire l’approdo di Santoro stesso a La7 (peraltro Santoro sbarcherà poi a La7 nell’estate del 2012). E anche l’appello alla sentenza di condanna è stato respinto lo scorso 20 settembre e depositato in cancelleria lo scorso 19 novembre. La seconda sezione civile del tribunale di Milano ha quindi accolto le tesi esposte da Pino Salvatore, che patrocinava la causa per Mediaset, contro quelle di Michela Malavenda, difensore di Santoro: le frasi pronunciate dal giornalista erano diffamatorie, «si conferma la sentenza n. 6801/2015, si respinge l’appello e si ritiene la somma di 20 mila euro (più interessi e spese, ndr) di evidente congruità rispetto ai fatti accertati». Santoro, in quanto appellante, dovrà anche rifondere le spese del secondo grado di giudizio.
di Giacomo Ghilardi, ItaliaOggi