Da stasera su FoxLife il felice mix di dramma e commedia che ogni settimana raccoglie davanti allo schermo una decina di milioni di spettatori negli Stati Uniti
Le vite intrecciate di alcune persone nate nello stesso giorno. Preceduto da questa stringata e molto oscura sinossi è da questa estate che la serie «This Is Us» – programmata da FoxLife a partire da questa sera – è nel mirino del pubblico americano: tra Facebook, YouTube e il sito del canale Nbc il trailer ha raggiunto quota 127 milioni di visualizzazioni. Un record.
Per via del nudo di Milo Ventimiglia, si suggerì, forse eccedendo nel supervalutare il «fascino» dell’attore. Perché quando il canale televisivo lo ha poi mandato in onda a settembre, il pubblico ha confermato e la critica promosso: circa 10 milioni di spettatori, per quello che è stato l’esordio seriale più visto della stagione, in crescita progressiva di audience. Il «nuovo show più muscolare della stagione», lo hanno definito. Cosa che però potrebbe portare fuori rotta: niente eroi né azione, niente suspense o effetti speciali, solo le storie di gente normale – una coppia di giovani genitori in attesa, una ragazza obesa, una star delle sit-com in crisi, un uomo d’affari afroamericano alla ricerca del padre, i primi negli Anni 80, gli altri oggi – le cui vicende sono però raccontate in modo piano e coinvolgente, in un felice mix di dramma e commedia e ben calibrati colpi di scena, come forse da un po’ non si vedeva più sulle reti free, tutte prese dalla necessità di imporsi in modo eclatante sulle altre.
Noto soprattutto per due cartoon Disney, «Rapunzel» e «Cars», lo sceneggiatore Dan Fogelman dice di essersi ispirato a film come «Kramer contro Kramer» e «Voglia di tenerezza» e alle serie «Parenthood» e «Brothers & Sisters». Rispetto a queste però «This Is Us» appare meno consolatorio, meno saga familiare, più ritratto di singoli individui (tra loro molto legati, va detto: è il primo colpo di scena a fine pilot), rappresentativi di caratteri abbastanza comuni: la coppia meraviglia che la vita mette ben presto alla prova, il ragazzo di successo ma immaturo che ha vissuto tutta la vita a carico, l’uomo affermato che nasconde mille incertezze e fragilità, la cicciona debole come autostima ma indispensabile roccia per gli altri (bravissima e trascinante Chrissy Metz).
È la loro vita con i suoi alti e bassi, i sorrisi e le lacrime, le svolte improvvise e i colpi bassi la materia prima del racconto. Sarebbe perfetta per il binge watching, e deve invece reggere il ritmo massacrante della puntata settimanale per le canoniche 22 settimane senza annoiare. Tuttavia finora, come dicevamo all’inizio, in America il pubblico cresce e passa parola.
La Stampa