Al mio allievo Donato Moscati le mie riflessioni forse non sono piaciute. O forse non gli è piaciuto che le abbia rivolte e dedicate a quella formidabile coppia. Perciò mi ha scritto questa nota, che volentieri pubblico…
“Negli Usa, Paese che ha candidato due 70enni e molto più giovane e giovanile della rottamatrice Italia, raggiunge le top chart un tale Tony Bennet, che il 3 agosto ha compiuto 90 anni. Bennet viene definito l’ultimo dei crooner (cantante che interpreta canzoni melodiche), il 6 dicembre l’NBC gli dedicherà uno show in prima serata per celebrare il suo 90°, nello stesso giorno uscirà il suo nuovo album mentre proseguirà il suo tour di successo.
In Italia di esempi ne abbiamo parecchi oltre a Mina e Celentano (il loro album è secondo nella classifica Itunes dietro a Vasco Rossi, rocker di 64 anni). Vogliamo parlare di Maurizio Costanzo che a 78 anni conduce con successo “L’Intervista” il giovedì sera su Canale5, “Maurizio Costanzo Show” la domenica su Rete4, “S’è fatta notte” il sabato sera su Rai1, “Scusi mi racconta” su San Marino Tv, “Swing” dal lunedì al venerdì su Rai Premium e, per non farsi mancare nulla, è anche in onda tutti i giorni in radio su RTL. Vogliamo parlare di Pippo Baudo a cui è stata affidata “Domenica in”? Ha portato nel contenitore domenicale libri, lirica, varietà e garbo, lontano da urla e schiamazzi, rispondendo alle peculiarità del tanto osannato servizio pubblico.
Venendo, infine, a Minoli (71 anni), al problema del suo tiepido debutto, ricordiamo che nella prima puntata ha ottenuto il 4,1% con ospite Renzi mentre le repliche di Crozza nella stessa fascia oraria ottenevano il 3%. Il problema non è l’anagrafica del giornalista, ma il fatto di non essersi saputo rinnovare. Faccia a faccia è un mix tra il ben noto “Mixer”e “La storia siamo noi”, fiore all’occhiello della carriera di Minoli. Sarà per quel 4% che La7 sta pubblicizzando in ogni modo l’appuntamento domenicale,perché il flop è dietro l’angolo. Più che l’età c’è da domandarsi cosa, raggiunta una certa età, si può dare ancora al pubblico,con quali risultati.”
CON IMPERTINENZA, MA CON RISPETTO…
…rispondo a Donato Moscati e chiarisco ai lettori: di Tony Bennet non so nulla e mi importa poco. Quanto a Pippo, Maurizio e Giovanni Minoli, resto della mia idea: avrei preferito, come loro sincero ammiratore, che si fossero ritirati: non da oggi, ma da molto tempo. Nella mia fantasia e, presumo, nella memoria di milioni di telespettato rivivrebbero come personaggi di leggendaria, se non mitica, qualità e bravura. Mentre oggi ci mostrano una decadenza che ferisce quei ricordi, raccolgono – al massimo – tenerezza. E gli ascolti non sono, non possono essere quelli di una volta. Senza offesa! (Anche Minoli, dopo la prima puntata, ha subito floppato, scendendo al 3% delle repliche di Crozza).