CAMPO DALL’ORTO IN CADUTA LIBERA

CAMPO DALL’ORTO IN CADUTA LIBERA

l dg all’«Espresso» scivola su Maggioni e Vespa. Poi il dietrofront

Antonio Campo dall'Orto                   Matteo Bazzi/ ANSATempi duri per il direttore generale della Rai Antonio Campo Dall’Orto. Non bastassero i flop di ascolti delle trasmissioni del suo nuovo corso – per tutte Politics – ci si mettono anche le parole in libertà che lui stesso, in un’intervista rilasciata in esclusiva all’Espresso, si è lasciato scappare. Parole che tanto hanno indispettito il suo mentore, il premier Matteo Renzi, da costringerlo a un’autosmentita che è la fotografia di quanto la sua gestione sia in crisi.
A inguaiare il dg Rai una frase su Bruno Vespa. Rispondendo a una domanda di Riccardo Boccia, autore dell’intervista, Campo Dall’Orto va giù duro: «Vespa non è un manifesto della nostra Rai. È soltanto una delle voci che la compongono». Uno scivolone anche la risposta sulla possibile iscrizioni della presidente Rai Monica Maggioni alla presidenza della Trilateral: «L’ho scoperto come tutti – dice Campo Dall’Orto al giornalista – leggendo i giornali. E sono sicuro, aggiungo, che troverà il modo e la misura per non confondere questo nuovo ruolo con la sua figura istituzionale».
Nemmeno il tempo di finire di parlare che, poco dopo l’anticipazione data dal settimanale (in edicola ieri, ndr) arriva l’autocensura del dg Rai: «In relazione all’anticipazione fornita dall’Espresso riguardo l’intervista rilasciata dal direttore generale della Rai, Antonio Campo Dall’Orto, onde evitare qualsiasi fraintendimento l’Azienda ribadisce l’assoluta considerazione che ha avuto e che continua ad avere nei riguardi di Bruno Vespa il cui ruolo e la cui riconosciuta professionalità non è – e non è mai stata – in discussione». Anche sulla Maggioni Dall’Orto si trova costretto a precisare: «Quanto alla domanda del giornalista dell’Espresso relativa alla presidente Monica Maggioni e alla Trilateral Commission, si precisa che la presidente aveva condiviso con il direttore generale la possibilità della nomina alla presidenza della Trilateral, poi diventata di dominio pubblico attraverso gli organi di stampa».

Mariateresa Conti, il Giornale

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