Dopo L’Allieva, la fortunata fiction di Raiuno in cui vestiva i panni del dottor Conforti, Lino Guanciale si gode il meritato successo. E dichiara: «Una fiction a Mediaset? No, grazie». Ecco perché
Ne L’Allieva, ultima fiction di successo di Raiuno, vestiva i panni del dottor Giacomo Conforti: camice bianco, barba ispida e sguardo ammaliatore. Adesso, Lino Guanciale si gode l’affetto del pubblico, ripercorrendo le tappe fondamentali del suo percorso di attore.
«Il punto più basso lo toccai la sera in cui il Milan vinse la Champions con due gol di Inzaghi. Piansi per ore, non capivo dove stessi andando. Era il periodo in cui mi rifiutavo di fare tv, era la paura di non essere adatto – confessa al settimanale Oggi – . Mi avevano pure offerto il ruolo di Marco Bocci in Squadra antimafia. Però va bene così: lavorare in Rai, per me, è stata la cosa migliore».
Sì perché, a quanto pare, Guanciale non prenderebbe mai e poi mai in considerazione una proposta di lavoro da parte di Mediaset: «Berlusconi non lo conosco, ma è stato rappresentante e portavoce di tutto quello che a me non piaceva di questo Paese». Parole dure, che precluderebbero all’attore la possibilità di partecipare a una fiction prodotta dal Biscione.
Lui, che era stato indicato da molti come l’erede di Terence Hill ai tempi di Don Matteo: «Buttarmi in una cosa così ‘identificante’, all’età che ho, mi avrebbe tolto la possibilità di fare teatro, cinema e tv». Intanto, oltre ai successi in tv, Lino si gode l’amore con la collega Antonietta Bello, con cui è legato da ormai sette anni: «Siamo molto indipendenti, tendiamo a non mischiarci sui social e nel lavoro. Ci spalleggiamo».
Vanity Fair