«Con Luigi Gubitosi non ci siamo capiti»: così ha detto Giovanni Minoli parlando della fine del suo rapporto con la Rai e con l’allora direttore generale, durante la presentazione romana, al Maxxi, della nuova trasmissione che condurrà su La7, Faccia a faccia, a partire dalla prossima domenica, nella serata. A tre anni dalla sua uscita dalla Rai, Minoli torna in tv con un programma di tre quarti d’ora dedicato all’attualità e alla storia. Cinque i punti cardine della trasmissione: il fatto del giorno, poi 20 minuti di faccia a faccia con un personaggio, un racconto-inchiesta che parte da un caso del passato per raccontare l’attualità, e due spazi fissi, un editoriale illustrato di Pietrangelo Buttafuoco e la sigla di coda con la Sora Cesira. I faccia a faccia ricorderanno quelli realizzati da Minoli per diciotto anni a Mixer: «Avranno la caratteristica della novità nella continuità, con una certa freschezza», ha spiegato. Si parte con il caso Ambrosoli per parlare delle banche di oggi: «Cercare di capire il presente è la funzione primaria di una rete che si propone come servizio pubblico». A proposito di servizio pubblico, durante la presentazione di Faccia a faccia sia l’amministratore delegato dell’emittente La7 Marco Ghigliani sia Minoli hanno sottolineato il ruolo di primo piano assunto ormai dalla rete nel settore dell’informazione. La trasmissione andrà in onda la domenica nello spazio occupato da Lilli Gruber durante la settimana: «Lei ha fatto dei risultati straordinari dimostrando che la qualità nel tempo paga sempre», ha detto Minoli.
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Bianca Berlinguer torna su Rai 3 con un nuovo programma di informazione che lei stessa ha definito «un esperimento»: #cartabianca andrà in onda per mezz’ora dal 7 novembre, dal lunedì al venerdì, prima dell’edizione delle ore 19 del Tg3. Una fascia oraria insolita per una trasmissione di informazione, fra cronaca, politica, cultura, con ospiti in studio e servizi: «Sarà un rotocalco quotidiano che cercherà di esaminare vari argomenti da un punto di vista insolito, andando dietro ai fatti. È una scommessa costruita con qualità. Ci siamo dati due mesi di tempo per abituare il pubblico, poi tireremo le conclusioni», ha detto Berlinguer. A #cartabianca sarà forte l’interazione con il web e i social: «Spesso producono bugie rischiose. Cercheremo di capire, con ironia, come individuare le notizie false e quelle vere». In studio ci saranno Renzo Arbore ed Ezio Mauro. Berlinguer è tornata a parlare del suo addio al Tg3, che aveva condotto per sette anni: «Ho già raccontato delle pressioni sguaiate e degli attacchi che ho subito e li confermo tutti. Da oggi comunque cambio pagina, ho scelto di continuare a lavorare in Rai e non lo avrei fatto se non avessi pensato di poter lavorare in serenità con Daria Bignardi e con il direttore Antonio Campo Dall’Orto». Il direttore del Tg3, Luca Mazzà, nel corso della sua audizione in commissione di vigilanza Rai, ha dato supporto totale all’ex titolare del telegiornale e al suo nuovo programma #cartabianca, per poi dire: «Per fortuna come direttore di un tg non mi occupo più dei talk, è molto difficile trovare una nuova formula per farli funzionare ed è una impresa titanica dargli forza. Se dovessi occuparmene, proverei a uscire dagli studi televisivi andando sul territorio a raccogliere le storie, coinvolgendo magari anche i politici locali».
GianFranco Ferroni, ItaliaOggi