È nel cast di Un posto al sole da quando aveva 18 anni. E oggi Ilenia Lazzarin è anche la nuova conduttrice del Contadino cerca moglie in onda su Fox Life, ma assicura: «Per nulla al mondo rinuncerei a Viola e a Un posto al sole»
Schiena dritta e capelli morbidi, Ilenia Lazzarin sembra in posa per un quadro d’autore. Siamo sul set del leggendario Caffè Vulcano per i 20 anni di Un posto al sole, dove Ilenia veste i panni di Viola Bruni da quando ne aveva 18. È solare, non smette mai di sorridere e di muovere le mani, come se stesse pizzicando le corde di un’arpa. I suoi grandi occhi azzurri, da martedì scorso, non incantano più solo il pubblico di Raitre, ma anche quello di Fox Life: la seconda stagione del Contadino cerca moglie la vede, infatti, nel ruolo di conduttrice per la prima volta. È emozionata, ma sente di abbracciare appieno qualsiasi proposta ritenga valida per il suo percorso. Lei, che con Viola condivide più di quanto non creda lei stessa.
Ha iniziato la sua avventura in Un posto al sole quando aveva 18 anni: cos’è cambiato in lei d’allora?
«Sono cresciuta molto, insieme al mio personaggio. Ero felicissima alla notizia di essere stata presa, ma anche traumatizzata perché vivevo il passaggio dal mondo della scuola a quello del lavoro troppo velocemente. Vivevo in campagna, ero la ragazza della porta accanto e, improvvisamente, sono passata dall’anonimato alla popolarità».
Com’è stato conciliare tutto, soprattutto lo studio, vista la sua giovane età?
«Ho iniziato a girare appena finita la scuola odontotecnica. Volevo iscrivermi a Odontoiatria, ma pensavo che Ingegneria Biomedica fosse più facile, soprattutto perché era a due passi dagli studi Rai. Quell’anno non diedi neanche un esame. Sono stata costretta a trovare un corso conciliabile con i ritmi di lavoro, dato che giriamo dal lunedì al venerdì, dalla mattina alla sera, certe volte anche alle 4 del mattino».
Viola è precisa, innamorata dell’arte e anche un po’ bacchettona. Le piace?
«Io la stimo molto, perché è molto buona. Forse troppo. Addirittura arriva a sacrificare se stessa per gli altri. Forse dovrei un po’ imparare da lei dato che nella vita sono molto istintiva, impulsiva e irruenta, soprattutto quando mi arrabbio. Viola è più diplomatica, ma mi piace interpretarla perché ha tantissime sfumature, come la sofferenza e la sua scarsa autostima. Senza contare che, mentre Viola fa la guida turistica per Napoli, Ilenia ammira la città e impara».
Viola ha vissuto diversi momenti difficili in questi anni, dalle anfetamine alla morte del padre. Come li ha percepiti lei da attrice?
«Penso che queste prove l’abbiano resa più umana e più fragile, e questo mi piace perché è come se fosse alla portata di tutti. Per quanto mi concentrassi per non portarmi a casa il ruolo, quando è morto il papà di Viola è stato un duro colpo. Tornavo a casa e la notte sognavo che il mio vero padre se ne andasse, così lo chiamavo in lacrime e gli chiedevo se stesse bene. Col tempo sono riuscita a scindere bene il mio personaggio da Ilenia».
Viola ha avuto una vita amorosa molto affollata, fino a sposarsi con Eugenio Nicotera pochi mesi fa. Chi fra i suoi corteggiatori avrebbe meritato un’altra possibilità?
«Penso che Eugenio fosse quello giusto per lei. La relazione con Andrea, per esempio, non era un amore sano, e io per prima non lo approvavo. Scheggia, invece, era più il suo compagnone e, sarà che sono molto amica dell’attore Stefano Moretti, ma non li avrei visti bene insieme. Si vede che doveva andare così».
Da attrice a conduttrice del Contadino cerca moglie su Fox Life: l’avrebbe mai detto?
«No, e non avrei mai pensato di avere il giusto talento nel condurlo. Non mi ero mai cimentata e sono molto contenta e soddisfatta del risultato, anche perché parliamo di un lavoro molto ben fatto e curato. Certo è una grossa responsabilità venire dopo Simona Ventura, che per me è un’icona…».
Si è fatta sentire con lei?
«Le ho scritto io una mail lunghissima su Instagram, ma non credo che l’abbia mai letta perché ha troppi fan. Le ho scritto che la stimavo tantissimo, che ero cresciuta con lei e che avrei preso la trasmissione che era la sua. È impossibile fare un paragone, anche perché lei viene da 30 anni di conduzione e io da 16 anni di attrice, ma spero di essere stata all’altezza».
Si vede come conduttrice di nuovi programmi?
«Sì, anche perché mi sono trovata molto bene con Il Contadino. Durante la prima puntata ero molto fredda e radiofonica perché cercavo di capire come funzionasse. Pian piano mi sono sciolta e sono diventata finalmente più spontanea ed empatica. Credo di aver capito come fare anche questo mestiere, anche se per nulla al mondo rinuncerei a fare l’attrice. Spero sempre di poter fare entrambe le cose».
Quindi non c’è nulla per cui lascerebbe il personaggio di Viola?
«Finora sono sempre riuscita a gestire il mio personaggio con gli altri miei impegni lavorativi, inclusa la conduzione. Spero di non lasciarlo mai ma, se proprio dovesse succedere, spero che sia per i troppi impegni».
Vanity Fair