UN MEDICO IN FAMIGLIA 10, NONNO LIBERO: «GIÙ LE MANI DA ANNUCCIA»

UN MEDICO IN FAMIGLIA 10, NONNO LIBERO: «GIÙ LE MANI DA ANNUCCIA»

Alla fine la verità è venuta a galla: Annuccia non è la figlia biologica di Lele. La rivelazione nell’ultima puntata di Un medico in famiglia, dove Nonno Libero mette subito in guardia Valerio, padre biologico della ragazza: «Per 18 anni te ne sei fottuto di lei. Ora devi lasciarla stare»

un medico in famigliaAlla fine l’incubo è diventato reale: Annuccia non è la figlia biologica di Lele. La rivelazione è arrivata nel corso dell’ottavo episodio di Un medico in famiglia, che ha messo nero su bianco sulla paternità della ragazza, divisa fra l’affetto per Lele e l’amicizia con Valerio, quello che scoprirà essere sangue del suo sangue.
Le lacrime di Lele, che stringe fra le mani il braccialetto che la bambina portava al polso quando era ancora nella culla, ma, soprattutto, la rabbia di Nonno Libero, che irrompe nella casa di Valerio per metterlo in riga. «In tutta la mia vita non ho mai incontrato un essere più subdolo e vigliacco come lei – inizia Libero esagitato e sconvolto -. Ma una cosa deve essere chiara: lei non dovrà mai più incontrare Annuccia».
Un gesto protettivo e amorevole quello di Nonno Libero, deciso ad allontanare Valerio sperando che quella crepa nella famiglia possa aggiustarsi in men che non si dica, ma così non sarà mai. «Per diciotto anni se n’è fottuto altamente di sapere come stava, che cosa faceva, che cosa le piaceva. Lei non sa neanche che cosa ho fatto io come nonno, e adesso viene qui e vuole dimostrare che cosa? Che non è sangue del mio sangue?».
Un Libero come non l’avevamo mai visto per una delle verità più scomode da accettare e digerire. Basterà l’ammonizione del papà di Lele per tenere alla larga Valerio e tenere Annuccia al sicuro, sotto la calda ala dei Martini? Intanto, la ragazza dovrà fare ancora i conti con le bugie di Lele per tenerla al sicuro. Bugie che la faranno piombare nella disperazione più totale, senza più quei riferimenti che avevano guidato la sua vita come una Stella Polare.

Vanity Fair

Torna in alto