La conduttrice de «La vita in diretta» ricorda l’inviata Rai scomparsa venerdì a Cracovia mentre seguiva il viaggio di Papa Francesco. «Era preparata e appassionata»
«Se penso a Anna Maria penso alla sua grande professionalità, alla sua capacità di raccontare le storie degli ultimi e dei più sfortunati con delicatezza. E poi al suo sorriso dolce». Cristina Parodi, conduttrice de «La vita in diretta» ricorda così Anna Maria Jacobini, storica invitata del programma pomeridiano di Rai Uno, scomparsa venerdì sera a Cracovia, dove stava seguendo la Giornata Mondiale della Gioventù per l’approfondimento di «A sua immagine». A stroncarla è stato probabilmente un infarto.
«Sensibilità»
«L’ho conosciuta in una delle prime riunioni di redazione — racconta Parodi — e ho ammirato da subito la sua passione e determinazione. Era preparata, scrupolosa e molto appassionata del suo mestiere. Aveva anche una sensibilità che le permetteva di entrare in punta di piedi nelle vicende più dolorose».
I collegamenti coi bambini
Jacobini ha raccontato per «La vita in diretta» decine di storie di famiglie numerose o in difficoltà. «Mi piace ricordarla in quei collegamenti, circondata da bambini, qualcuno anche con problemi e vissuti tristi. Ma trovava sempre il tono giusto per trasmettere le emozioni, che fossero positive o negative. Aveva un sorriso e un modo di fare materno. Non so se avesse figli, era una donna molto riservata. Parlava poco di sé».
«Preparatissima sul Vaticano»
L’altro settore d’elezione della Jacobini era proprio il Vaticano «e anche su questo era preparatissima —precisa Parodi —. Era una vera giornalista. Sapeva raccontare storie di grande felicità, ma anche di grande sofferenza. Per farlo usava la penna, o meglio la telecamera, ma anche il cuore. Era il suo valore aggiunto».
«Una trottola»
«Non ho avuto modo di frequentarla al di fuori del lavoro – conclude la conduttrice — perché era sempre in giro come una trottola, inviata in ogni angolo d’Italia e non solo. Ci sentivamo per preparare i servizi e nei collegamenti. La sua grande professionalità e la sua dolcezza mancheranno a tutta la squadra de “La vita in diretta”».
Corriere della Sera