FICTION, LA CARTA VINCENTE DI FRANCE TÉLÉVISIONS

FICTION, LA CARTA VINCENTE DI FRANCE TÉLÉVISIONS

Prodotta in proprio o in jv, per rimettere in sesto i conti

France_TélévisionsIl segreto di France Télévisions è la fiction. Il «truc», come si dice nel linguaggio parlato, per rimettere in sesto i conti della Rai francese (che intanto ha chiesto una dotazione finanziaria supplementare di 63 milioni di euro allo stato) è la fiction. Prodotta in proprio, mobilitando risorse creative e manageriali francesi, oppure realizzata in joint-venture con altre emittenti pubbliche europee.

Magari anche con la Rai? Delphine Ernotte-Cunci, presidente di France Télé arrivata poco più di un anno fa su indicazione del presidente Hollande in persona con l’incarico preciso di risanare i conti, non dice altro ai due giornalisti di Les Echos, Marina Alcaraz e David Barroux, che l’intervistano a lungo il giorno dopo l’approvazione (da parte del consiglio d’amministrazione) del Com, il Contract d’objectifs et de moyens, insomma il budget 2017 di France Télé (quello che contiene il taglio di 500 di posti di lavoro come anticipato da ItaliaOggi il 20 luglio scorso) che ora dovrà essere supervisionato dal Csa, il Conseil superior de l’audiovisuelle, l’autorità di controllo sul mercato televisivo, e quindi inviato al senato prima della firma definitiva (non prima di settembre-ottobre) che dà il via libera al piano industriale e sblocca i finanziamenti.

La fiction, dicevamo, sembra essere la chiave di tutto, il segnale della riscossa dell’emittente pubblica finora sotto scacco sia sul mercato della raccolta pubblicitaria (per via del divieto di trasmettere spot in prima serata) sia sul terreno dell’informazione (vedi la difficilissima gestazione del canale FranceInfo, la Cnn francese, che dovrebbe mettere insieme redazioni giornalistiche, personale tecnico, esperti di Internet tv e di tv on demand).

Per questo il budget di France Télé prevede maggiori investimenti: almeno 420 milioni di euro contro i 400 scarsi degli anni precedenti. «Nous voulons produire plus et mieux, mais aussi différemment», vogliamo fare di più meglio e soprattutto in modo diverso e innovativo, ha annunciato la Monica Maggioni francese.

In che modo? La risposta è vaga: puntando sullo specifico dell’offerta culturale francese (France Télé finanzia il 60% della produzione nazionale e copre il 50% del mercato) ed europea (da cui i «pour parler» con le altre emittenti pubbliche). Si dovrebbe partire con una sorta di situation comedy quotidiana ambientata a Montpellier, nel Sud della Francia. Autori e attori sarebbero già sotto contratto, ma di più la Ernotte non svela.

Più loquace sugli investimenti in innovazione e sulla tv on demand (Svod). In autunno le due piattaforme Pluzz e Pluzz Vad saranno rifatte e potenziate con un nuovo motore di ricerca che si annuncia particolarmente efficace. Oggi dalle due piattaforme vengono scaricati 300 milioni di video al mese (e il 70% su tablet e smartphone). L’obiettivo è arrivare a un miliardo di video. Netflix e Amazon dovrebbero cominciare a preoccuparsi. Parola di Delphine.

Italia Oggi

Torna in alto