L’ultimo film di Sam Mendes, prima di dedicarsi all’Agente 007 (e dopo Revolutionary Road), American Life resta forse il suo film più piccolo e meno conosciuto, ma non per questo meno affettuoso e a dimensione umana, anzi…
Il film. Burt e Verona sono una coppia sulla trentina in attesa di un bambino non programmato. La gravidanza procede bene finché ricevono una notizia improvvisa e sconvolgete: gli eccentrici genitori di Burt annunciano che lasceranno il Colorado per trasferirsi in Europa. Il cambio di piani e il venir meno della necessità di stabilirsi in Colorado, spinge la coppia a intraprendere un viaggio alla ricerca del posto migliore dove far crescere il proprio figlio.
Dietro le quinte. Oltre a Jeff Daniels, John Krasinski e Maya Rudolph, nel film avremmo anche potuto vedere Toni Collette. Purtroppo la bionda australiana dovette rinunciare per il sovrapporsi di altri impegni, e al suo posto venne scelta Maggie Gyllenhaal. Ma la curiosità più interessante sembra essere quella relativa al record del film, la cui produzione è stata la prima a utilizzare dei criteri ‘Green’ per ridurre le emissioni di CO2.
Perché vederlo. Una storia ‘minima’, si potrebbe dire. Di certo una vicenda toccante, e non tanto per i personaggi o le loro normalissime vicissitudini, quanto per la loro – e della storia diretta dal regista – capacità di farsi testimoni e portavoce di paure che tutti patiscono. I bilanci che chiunque affronta in certe fasi della propria vita, le frustrazioni, le memorie e gli affetti… tutto si mescola in una riflessione commovente e ricca di significati.
La scena da antologia. In un film cosi privo, o semplicemente in cerca, di punti di riferimento anche ‘topografici’, il differente trattamento della classica (per il regista) scena ‘a tavola’ è indicativo del differente significato che in questo caso assume l’istituzione familiare. Eppure, tutto considerato, è sicuramente quella iniziale la più citata e ricordata: una scena di sesso orale per la quale si racconta che Maya Rudolph abbia indossato quattro paia di calzoncini da ciclista sotto la vestaglia e che mostra i due protagonisti talmente impacciati e fuori luogo da esser ormai entrata nella leggenda.
I Premi. Pochi riconoscimenti ufficiali, soprattutto tra quelli di primo livello, ma tante nomination (dal Teen Choice al Black Reel, alle associazioni di categoria di Casting e di Critici). E soprattutto l’exploit registrato ai CinEuphoria Awards che premiarono i tre attori – Allison Janney, Melanie Lynskey e Chris Messina – nelle tre categorie specifiche.
Dove e quando. Alle 21:10 su LaEffe, canale 139 SD di Sky Italia.
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