di Claudio Plazzotta, ItaliaOggi
I dati di RadioMonitor Eurisko relativi al primo semestre 2016 certificano la leadership di Rtl 102,5, che si conferma la prima emittente radiofonica in Italia per ascolti nel giorno medio, con quasi 7 milioni di audience, in crescita del 3,8% sul primo semestre 2015. In netto incremento pure Deejay del gruppo Espresso, al secondo posto ma molto lontana da Rtl 102,5, con 4,8 mln di ascoltatori e un +3,7% (che diventa +6,5% se confrontato col dato del secondo semestre 2015). E sul terzo gradino del podio sale 105 a quota 4,64 mln di ascoltatori, +1,4% sul primo semestre 2015, approfittando della flessione di Rds, giù del 3% a 4,61 mln. Da segnalare, inoltre, il bel balzo di R101 (+7,5%) e di Kiss Kiss (+8,5%) e il sensibile calo di m2o (-7,5%).
Il mondo della radiofonia italiana, tuttavia, non fosse altro per i recenti accadimenti (soprattutto la nascita di RadioMediaset e il lancio, da parte di Rtl 102,5, del network nazionale Radio Zeta l’italiana), andrebbe più correttamente analizzato per blocchi editoriali e non tanto per singole emittenti.
Il nuovo polo Mediaset, considerando solo le radio di cui Cologno Monzese è editore di riferimento (R101, 105 e Virgin) vale il 24,4% degli ascolti complessivi nel giorno medio. Una percentuale che sale al 27,6% se si sommano pure le audience di Rmc (radio controllata da Alberto Hazan ma con cui Mediaset ha una stretta partnership), e al 45,7% se si aggiungono Radio Italia e Kiss Kiss, di cui il gruppo Mediaset cura la raccolta pubblicitaria (il contratto con Radio Italia cesserà però a fine 2016, per decisione dell’Antitrust, così come quello di Kiss Kiss nel 2017).
Come tuttavia spiegano da Mediaset, sarebbe il quarto d’ora medio l’unità di misura più interessante per il mercato pubblicitario, in quanto premia la qualità dei contenuti, dei programmi e dei personaggi capaci di mantenere fedeltà di ascolto quarto d’ora dopo quarto d’ora di ogni singola emittente. E RadioMediaset (R101, Radio 105, Virgin, in partnership con Radio Monte Carlo), «cui fanno capo le attività radiofoniche di Mediaset, debutta come primo gruppo radio nazionale con il 17% di ascoltatori nel quarto d’ora medio dalle ore 6 alle ore 24».
Al neonato colosso del Biscione si contrappongono il polo Rai, che incamera il 26% degli ascolti nel giorno medio con Rai 1-2-3 e Isoradio, il gruppo Espresso, col 22,7% della torta nel giorno medio (Deejay, Capital, m2o), e Rtl 102,5, che, aggiungendo anche gli 832 mila aficionados medi del nuovo network Radio Zeta l’italiana, controlla il 22% degli ascolti nel giorno medio. Seguono Rds (13%), Radio Italia (12,5%), Radio 24 (5,6%) e Kiss Kiss (5,6%), con una somma delle percentuali che, ovviamente, supera il 100 poiché ci sono varie duplicazioni, nel senso che una stessa persona ascolta più emittenti nell’arco di una giornata.
Ci sono, quindi, quattro poli molto forti e quasi equivalenti, e poi altre radio (Rds e Radio Italia su tutte) per le quali, magari, in futuro varrebbe la pena pensare ad alleanze per non essere spiazzate dalla potenza commerciale dei big four.
Detto questo, rimane comunque la grande gioia di Linus, direttore di Deejay, per i risultati di RadioMonitor, con cui in passato aveva invece spesso polemizzato: «Siamo la radio che è cresciuta di più rispetto alle ultime rilevazioni (+300 mila ascoltatori, ndr) ed è un risultato emozionante. Siamo come dei piccoli artigiani che da più di trent’anni cercano di far convivere qualità, continuità e rinnovamento. E’ un lavoro meticoloso di affinamento e cura del particolare, ed esserne gratificati, oltre che nei risultati commerciali, anche in quelli di audience, è una grande soddisfazione».