Da “Lost” alla resurrezione di saghe come “Star Trek” e “Star Wars”. Il regista è stato il protagonista degli ultimi 10 anni e ora punta ad avvicinarsi a un altro mito
Un vero fenomeno, capace di entrare in sintonia con il pubblico grazie al suo approccio da fan, prima di tutto rispettoso della storia di titoli considerati intoccabili. Non a caso la sua carriera è iniziata da giovanissimo: un 16enne (di quelli che qualcuno chiamerebbe nerd) capace di scrivere una colonna sonora e, durante il college, un trattato cinematografico che diventerà la base di un film (“Filofax – Un’agenda che vale un tesoro“, 1990). In questo modo J.J. Abrams si è aperto le porte di Hollywood.
Produttore, sceneggiatore, autore di colonne sonore, regista. Ha fatto anche l’attore, a inizio carriera. Quello per il cinema è un amore nato in famiglia (è il figlio del produttore televisivo Gerald W. Abrams e della produttrice esecutiva Carol), con i film di Steven Spielberg e George Lucas. In particolare “Star Wars“, e proprio grazie alla devozione per la trilogia originale ha potuto rimettere mano a quella saga senza provocare le ire dei fan più fedeli. “Per me dirigere Guerre stellari è stato un sogno e uno spavento enorme – ha detto -, ancora adesso mi spavento quando penso alla pressione e alle aspettative che i fan hanno per ogni film della saga”.
“Il risveglio della forza” ha battuto ogni record al botteghino, diventando il film che ha incassato di più nella storia del cinema, confermando la sua fama di Re Mida. Ora sta producendo l’ottavo film, mentre alla poltrona della regia c’è Rian Johnson. In agenda ha ora anche il prossimo “Star Trek, Beyond”, che uscirà in Italia il 21 luglio. Anche di questo è solo produttore, mentre il regista è Justin Lin.
Il primo film diretto da Abrams fu, nel 2006, “Mission: Impossible III“, protagonista Tom Cruise, di cui era anche co-sceneggiatore. Tre anni dopo dirigeva il suo primo Star Trek. Grandi soddisfazioni JJ Abrams le ha ottenute anche dalla televisione, con “Lost” di cui fu creatore regista e produttore, “Felicity“, “Alias” e, più recentemente “11.22.63”, miniserie tv tratta da un libro diStephen King, che vede protagonista James Franco e che ipotizza un viaggio nel tempo per riuscire a scongiurare l’assassinio di John F. Kennedy.
Vincitore di due Emmy Awards (per la serie tv Lost), JJ Abrams non è ancora arrivato all’Oscar. Intanto però festeggia il giro di boa dei 50 anni, insieme alla moglie, Katie McGrath e ai tre figli August, Henry e Gracie e da’ una mano al partito democratico e a Hilary Clinton nella corsa alla presidenza.
tgcom24